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A Crotone il corso di Medicina di Unical e Umg. «Un grande progetto per creare un polo medico»

I posti previsti sono 84, ai quali si potrà accedere dopo aver superato i tradizionali test. Il corso attende solo l’autorizzazione ministeriale

Pubblicato il: 05/03/2024 – 15:40
di Gaetano Megna
A Crotone il corso di Medicina di Unical e Umg. «Un grande progetto per creare un polo medico»

CROTONE Il corso di laurea in Medicina e chirurgia Td (tecnologie digitali) rappresenta una grande opportunità per la città di Crotone. Questo è il messaggio lanciato da Regione Calabria, dalle università di Catanzaro e Cosenza (Umg e Unical), dall’Azienda sanitaria provinciale pitagorica e da Comune e Provincia di Crotone, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi questa mattina presso la sede della Lega navale di Crotone.
L’incontro con i giornalisti, coordinato dal presidente della Lega navale, Gianni Liotti, ha registrato gli interventi del vice presidente della Regione Calabria, Giusi Princi, del rettore dell’Università Magna Graecia, Giovanni Cuda, del commissario dell’Asp Crotone, Antonio Brambilla, del sindaco Vincenzo Voce e del presidente della Provincia Sergio Ferrari.

A Crotone il corso di Medicina di Unical e Umg

Su Crotone si intende fare un investimento, anche se gli studenti, che saranno ammessi alla facoltà di medicina, che dovrebbe aprire i battenti all’inizio della prossima estate, potranno conseguire solo il titolo del triennio, il resto degli studi per conseguire la laurea in medicina o in tecnologie digitali, dovranno essere seguiti in un altro centro universitario. I posti a disposizione a Crotone sono tra 80 e 84.  Rispondendo alle domande dei giornalisti i relatori hanno detto che si intende produrre uno sforzo economico importante, che dovrebbe avere una ricaduta positiva anche in termini di servizio sanitario per l’utenza del Crotonese. Saranno allestiti almeno quattro laboratori. La contaminazione per migliorare il servizio sanitario attuale, dovrebbe esserci anche se l’avvio delle attività universitarie non porteranno novità importanti per le prestazioni all’ospedale “San Giovanni di Dio”, che era e resta un ospedale Spoke. Il salto verso l’ospedale Hub, al momento, non è previsto. A Crotone servirebbe avviare una sperimentazione per istituire un ospedale tra l’Hub e lo Spoke. Questo potrebbe rendere appetibile la struttura agli specialisti che oggi snobbano i bandi che, sistematicamente, vengono emanati dalla direzione strategica dell’Asp. Sino ad oggi molto spesso è successo che i bandi sono rimasti inevasi per mancanza di concorrenti. Da Crotone, purtroppo, si fugge e non sono tanti quelli che vorrebbero venire. L’istituzione del centro universitario potrebbe dare la spinta al cambiamento perché, come ha ricordato il rettore Leone, i presupposti professionali ci sono. Il corso che si apre a Crotone è quello che era stato avviato a Cosenza, prima che la città bruzia non facesse il salto di qualità aprendo la facoltà di medicina indipendente. La facoltà di Crotone non è autonoma ed è legata ai centri di Catanzaro e Cosenza. Il dato positivo è rappresentato dal fatto che Crotone ha i presupposti culturali e scientifici per aprire la facoltà di medicina. Le pubblicazioni scientifiche certificate fatta dai medici di Crotone superano di gran lunga la quota mille. Ci sono eccellenze anche all’ospedale di Crotone. Lo dimostra il fatto che   all’appuntamento organizzato dalla Regione Calabria denominato “La sanità calabrese si racconta. Le buone pratiche nelle aziende sanitarie e ospedaliere per una governance delle cure”, che si terrà il prossimo 15 marzo alla Cittadella, ci saranno tre medici di Crotone: Salvatore Pacenza, primario di diabetologia, Pasquale Castaldo, primario di chirurgia, ed Enrico Ciliberto, primario di Gastrointerologia. E’ la prova che a Crotone le professionalità non mancano e si pratica la buona medicina. Occorre, però, allargare gli orizzonti e mettere in piedi l’azione politica per risolvere le criticità, che non mancano. Nel suo intervento Brambilla ha sottolineato che, dopo una fase di studio, si andrà nella direzione giusta. La speranza è stata seminata, ora bisogna vedere quello che si riuscirà a raccogliere. Dal canto loro i giornalisti, presenti all’iniziativa di oggi, non si sono limitati a registrare le dichiarazioni dei protagonisti dell’iniziativa. Con le loro domande hanno incalzato i relatori, chiedendo chiarezza e certezze per il futuro della sanità pitagorica. Non è la prima volta che a Crotone si apre uno sportello universitario. Nel passato i tentativi sono purtroppo abortiti dopo una gestione non proprio facile. Sull’apertura della facoltà di medicina c’è entusiasmo e ci stanno mettendo la faccia in tanti. Nel suo intervento Princi ha anche annunciato la la Regione Calabria ha deciso di destinare 15 milioni di euro agli studenti calabresi per ampliare il plafond delle borse di studio, che vengono erogate dai centri universitari.

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