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Calabria, la transizione ecologica va a rilento. Raccolta differenziata “solo” al 54,6%

Anna Parretta, presidente di Legambiente, presenta il dossier “Comuni ricicloni”. La media nazionale di Rd è dieci punti percentuali più alta

Pubblicato il: 05/03/2024 – 12:17
Calabria, la transizione ecologica va a rilento. Raccolta differenziata “solo” al 54,6%

CATANZARO «I dati che emergono dal dossier “Comuni Ricicloni” che stiamo presentando all’interno della sesta edizione dell’Ecoforum regionale dicono che la transizione ecologica in Calabria sta procedendo, ma al ritmo ancora purtroppo troppo lenti. La Calabria raggiunge il 54,6% di raccolta differenziata complessiva contro una media nazionale del 65,2%». Così Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. «Abbiamo un incremento percentuale dal 45,2% del 2018 al 54,6 del 2022 e registriamo ancora una volta – prosegue Parretta – una fortissima disomogeneità territoriale. ci sono all’interno del dossier delle punte di eccellenza come quelle che premieremo stamattina con la nostra menzione per i Comuni “rifiuti free” come il Comune di Soveria-Simeri che si classifica al primo posto con oltre l’88% di raccolta differenziata, il Comune di Tiriolo e il Comune di Frascineto. Sono tutti Comuni che alla percentuale altissima di raccolta differenziata sommano anche una percentuale di secco residuo molto bassa, quindi sotto i 75 kg ad abitante e pro capite annui. Fortissima disomogeneità territoriale che naturalmente deve essere affrontata in maniera tale da aumentare la percentuale di raccolta differenziata su tutto il territorio. Abbiamo delle performance estremamente basse come la città di Reggio Calabria, come la città di Crotone, come la provincia di Crotone che ancora una volta ci portano nella parte bassa della classifica, nella quale ancora una volta siamo terz’ultimi dopo la Sicilia e dopo il Lazio. Allo stesso tempo – osserva la presidente di Legambiente Calabria – ci sono province nelle quali invece si collocano prevalentemente i Comuni “rifiuti free” che riescono a raggiungere percentuali di raccolta differenziata molto vicine al 65%. La città capoluogo che raggiunge una percentuale più alta è Vibo Valentia. In questo quadro segue Catanzaro e segue Cosenza. Ci sono delle lievi variazioni probabilmente che emergeranno nei prossimi giorni perché Arpacal dopo la redazione del nostro dossier ha aggiornato i dati, quindi probabilmente ci saranno delle lievissime variazioni».

Secondo Parretta comunque «da questo quadro complessivo emerge con estrema certezza che dobbiamo accelerare tutti i meccanismi della transizione ecologica, dobbiamo passare da quello che è un modello di economia lineare alle famose tre R dell’economia circolare, quindi ridurre, riusare e riciclare e costruire e realizzare su tutto il territorio regionale gli impianti della filiera del riciclo. È assolutamente essenziale per avere finalmente una Calabria che sia pulita, che sia moderna, che sia avanzata, proiettata nel futuro con i conseguenti riflessi da tutti i punti di vista, sulla salute dei cittadini ma anche sull’economia regionale. perché è chiaro che la questione della gestione dei rifiuti incide in maniera estremamente rilevante sia direttamente che indirettamente anche sull’economia. Pensiamo ad esempio ai flussi turistici». (c. a.)

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