ROMA Era tra i 100 latitanti considerati tra i più pericolosi ma è stato individuato nella Repubblica Domenicana ed estradato in Italia. Si tratta di Santos Medina Familia, dominicano classe 1971, presunto narcotrafficante a capo di un’organizzazione con base a Roma e ramificazioni all’estero. Il narcotrafficante dominicano, 53 anni, è giunto all’aeroporto di Fiumicino Santos Medina Familia, scortato da personale dell’Interpol e poi preso in consegna dai militari della Guardia di Finanza e dal personale della Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino. L’uomo era già tra i destinatari di misura cautelare nell’operazione “La Romana-Fireman” svolta nel 2017 da polizia e Gdf.
L’attività altro non è che l’epilogo delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria e dalla questura di Roma e che avevano portato all’individuazione di un’organizzazione narcotrafficante con base a Roma e ramificazioni all’estero che, forte anche delle cointeressenze con realtà criminali legate alla ‘ndrangheta calabrese, importava ingenti partite di cocaina dal Paese caraibico. Secondo l’indagine, inoltre, gli indagati si sarebbero avvalsi di canali di uscita “sicuri” presso il porto di Cagliari e l’aeroporto di Milano-Malpensa, dove la droga giungeva all’interno di container commerciali o imbarcata in aeromobili provenienti dall’aeroporto dominicano. La droga, arrivata all’aeroporto di Malpensa, veniva poi smistata con la complicità dei dipendenti aeroportuali e spedita verso il Sud Italia per essere affidata ai clan della ‘ndrangheta, in particolare la nota cosca Alvaro. Nel corso delle indagini sono stati complessivamente sequestrati oltre 500 kg di cocaina.
Così come è emerso, poi, dall’indagine Santos Medina avrebbe mantenuto stretti contatti con i complici a Roma, attraverso propri connazionali stabiliti in Veneto, che assicuravano un costante raccordo informativo, facilitando la pianificazione e il successivo perfezionamento dei traffici illeciti monitorati. Le attività di ricerca, mai interrotte, hanno consentito, nell’aprile 2023, di arrestare l’uomo grazie alla collaborazione tra la Dda, Interpol e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, finalizzata a fornire alle Autorità del Paese caraibico un adeguato supporto documentale e informativo. (Gi.Cu.)
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