Il Governo non introduce nessuna tassazione sugli extraprofitti di banche, aziende energetiche, farmaceutiche e nemmeno tassa maggiormente le grandi rendite e le transazioni finanziarie. Per fare cassa e aprire alle spinte del settore del gioco, piuttosto, dà il via libera ad una serie di norme che sdoganano il gioco d’azzardo online e lo proiettano dentro una dimensione di azzardo oltre i confini. Difatti, le Commissioni parlamentari Finanza e Bilancio del Senato, hanno approvato il decreto legislativo che riconfigura l’assetto del gioco online che, fra i nuovi criteri del gioco, introduce il gratta e vinci online con apposita app per smartphone che simula l’abrasione del classico biglietto fisico. Inoltre, si allargheranno gli spazi del gioco online all’area Schengen estendendolo oltre i confini nazionali. Ulteriore aggravante delle decisioni assunte dalle Commissioni, è il ritorno alla pubblicizzazione del gioco d’azzardo dietro il paravento della dicitura “gioco sicuro e responsabile”, ammesso che esista. A ciò si aggiunge che i problemi di salute pubblica legati alle dipendenze da azzardo passerebbero inspiegabilmente in capo al ministero dell’Economia e delle Finanze, evidenziando la visione economicistica del gioco di gettito per l’erario, esautorando dalle competenze specifiche il Ministero della salute. A iter chiuso, l’entrata in vigore della nuova normativa dovrebbe abrogare tutte le “norme statali di rango primario e secondario, nonché le disposizioni statali di natura amministrativa generale” incompatibili con le nuove disposizioni, sovrascrivendo e abbattendo tutti i paletti e le limitazioni apposti finora ad ogni livello per arginare il dilagare del fenomeno del gioco d’azzardo.
Una scelta ben distante dall’allarme sociale lanciato costantemente dalle associazioni che operano nel contrasto agli effetti prodotti dal gioco d’azzardo (ludopatia, indebitamento, rischio usura, ecc.) e che denunciano gli interessi della criminalità organizzata che si celano dietro al gioco d’azzardo e che, in tal modo, troverebbero un terreno ancora più ampio e fertile.
Mimma Iannello Presidente di Federconsumatori Calabria, si mostra preoccupata: «Non molti mesi fa abbiamo presentato il nostro studio nazionale sul gioco d’azzardo e denunciato i livelli raggiunti dal gioco online in Calabria, regione che si colloca ai primi posti per livello di giocate dentro un fenomeno nazionale che avrebbe dovuto allertare ogni decisore politico di buon senso. Assistiamo oggi ad un’inversione delle politiche di contrasto al gioco d’azzardo che porta ad una visione senza freni sociali e senza confini. Quanto approvato prima dal Consiglio dei Ministri nell’ambito della delega fiscale e poi nelle Commissioni del Senato è di estrema gravità se considerati i risvolti sociali complessivi e l’impatto che le nuove misure avranno anche fra i giocatori più giovani vittime del gioco online e della pubblicità che passa tramite i loro idoli sportivi. Sarà davvero irrilevante che poi i concessionari del gioco online siano chiamati a contribuire, considerati i profitti milionari, alle campagne di comunicazione sul gioco responsabile. Federconsumatori contrasterà in ogni sede queste scelte scellerate e, a partire dalla Calabria, chiederà alla deputazione parlamentare calabrese di farsi carico dell’impegno a contrastare il disegno di legge. Restiamo sconfortati di come possano passare delle scelte nel pieno silenzio mediatico».
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