ROMA «Siamo in una situazione vergognosa, per noi e per l’Europa, nell’assoluta impotenza e incapacità di operare attivamente affinché questi conflitti in giro per il mondo abbiano termine». A parlare è il filosofo Massimo Cacciari, intervenuto mercoledì mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus durante “L’Italia s’è desta”, programma condotto dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e la giornalista Roberta Feliziani. «È illogico e irrazionale che nessuna forza politica svolga un’azione decisa e intelligente per porre fine a questi conflitti che stanno diventando sempre più ampi, pericolosi e totalmente fuori controllo«, ha proseguito Cacciari. «L’Europa fa finta di nulla e non interviene neanche rispetto al conflitto palestinese-israeliano». Su alcuni quotidiani si parla di tregua impossibile a Tel Aviv. A tal proposito Cacciari ha voluto precisare: «Come si fa a dire che l’occidente, Stati Uniti ed Europa non abbiano i mezzi per determinare almeno una tregua?». E riferendosi alla corsa al riarmo in Europa: «È inevitabile se le guerre si fanno sempre più diffuse e pericolose – ha continuato il filosofo – quando c’è una guerra imminente è chiaro che la spesa corre agli armamenti, o c’è la politica che disinnesca questa corsa alla guerra, oppure i paesi si riarmeranno».
Spostandosi sul fronte politico italiano, in merito ai recenti risultati in Sardegna e alla reazione della premier Giorgia Meloni, Cacciari nel corso della trasmissione ha voluto ribadire la sua visione: «Mi pare giusto che la Schlein speri: è evidente che in Sardegna c’è stato il combinato disposto tra una tattica totalmente sbagliata da parte del centrodestra e, finalmente, una mossa tattica giusta da parte dell’opposizione. M5S e PD si sono finalmente presentati insieme perché hanno capito che per vincere a tresette non puoi giocare a briscola. Adesso può darsi che vincano anche in Abruzzo, allora sì che per il governo e la Meloni si prospetta una stagione difficile, anche per quanto riguarda l’esito delle europee». E riguardo allo scontro Meloni – Mattarella: «Affinché ci sia uno scontro istituzionale occorre che vi sia da una parte un governo che ha intenzione di fare la voce grossa – ha sottolineato Cacciari – Mattarella assisterà al premierato, ha già detto la sua. Questo però potrebbe avvenire soltanto se la Meloni avesse un grosso successo alle europee. Ma Meloni ora è sdraiata su Biden, sugli Stati Uniti, sdraiata sui poteri forti europei, ma cosa vuoi che ci faccia con la guerra a Mattarella?».
Infine alla domanda se gli italiani andranno o meno a votare a favore di questo accentramento di potere, Massimo Cacciari ha chiarito: «Quando ci sono i referendum c’è una mobilitazione. Non dico che sia una roba positiva, perché io sono per le riforme istituzionali serie, non per questa che è una barzelletta, come tutte le precedenti. Io sono per le modifiche delle costituzioni come ho sempre detto e ripetuto e come hanno detto e ripetuto le persone dotate di intelletto, sia a destra che a sinistra. Però non si fanno riforme istituzionali dilettantesche come quelle del passato, come questa», ha ribadito Cacciari. «Allora, quando ti trovi di fronte a proposte di riforme di questo genere, scatta un buon senso negli italiani, un buon senso conservatore. Meglio tenere le cose così che fare pasticci ulteriori. Se la Meloni non ha ancora capito dopo i vari D’Alema, dopo i vari Renzi, vuol dire che non è particolarmente intelligente neanche lei», ha concluso Massimo Cacciari. (redazione@corrierecal.it)
x
x