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Crotone, nuova tegola su Akrea. I rilievi dell’Autorità garante sulla delibera del Consiglio comunale

Contestata la sussistenza dei requisiti per derogare al principio della concorrenza attraverso l’affidamento diretto alla società partecipata

Pubblicato il: 07/03/2024 – 20:55
di Gaetano Megna
Crotone, nuova tegola su Akrea. I rilievi dell’Autorità garante sulla delibera del Consiglio comunale

CROTONE Si complica il futuro di Akrea, la società di proprietà del Comune di Crotone che si occupa di raccolta e conferimento dei rifiuti negli impianti.  Una nuova tegola si è abbattuta sull’Azienda: “L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha espresso rilievi sulla delibera di consiglio comunale dello scorso dicembre, con la quale il Consiglio stesso ha approvato la scelta della modalità di gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, servizio di igiene urbana e di raccolta differenziata con l’affidamento in house ad Akrea”. L’Autorità punta il dito contro l’affidamento diretto e dà 60 giorni per presentare rilievi legali che possano inficiare la decisione dell’Autorità e, in caso, di non accoglimento altri 30 giorni   per presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Se il Tar, infine, non dovesse accettare il ricorso si corre il rischio concreto che siamo di fronte alla fine della storia di una azienda fondata negli anni cinquanta che, negli anni, ha subito importanti cambiamenti legali ed organizzativi. A rischio sono messi oltre 100 posti di lavoro. In una nota trasmessa nella tarda serata di oggi, il Comune di Crotone rende noto che «nel parere viene contestata, sulla base degli atti a disposizione, la sussistenza dei requisiti per derogare al principio della concorrenza attraverso l’affidamento diretto alla società partecipata». Viene contestato l’affidamento diretto in quanto la procedura non avrebbe garantito «il principio di libera concorrenza».

Appena ricevuta la comunicazione del provvedimento, «l’amministrazione e gli uffici comunali hanno incontrato, questa sera, tempestivamente il consiglio di amministrazione della società, stabilendo da subito un percorso comune». A conclusione dell’incontro il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e il presidente di Akrea, Alberto Padula, hanno dichiarato: «L’autorità garante ha effettuato una valutazione sulla scelta di ricorrere all’in house providing ritenendola distorsiva della concorrenza sia in base ai presupposti economico-finanziari, sia in base agli aspetti qualitativi del servizio. È ora necessario offrire ogni deduzione necessaria a comprovare la sussistenza dei requisiti per l’affidamento diretto, alla luce dei concreti risultati dal nuovo management anche in termini di incremento dei livelli di raccolta differenziata e di risanamento dei conti». Si è deciso di procedere e «laddove l’autorità dovesse ritenere non superate le criticità», Comune ed Akrea si «costituiranno nel giudizio che eventualmente l’autorità dovesse promuovere». «Alla luce di tale novità – conclude il comunicato – il rapporto con la società proseguirà comunque regolarmente in regime di proroga tecnica fino alla definizione della vicenda amministrativa».

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