CASTROVILLARI “In materia di delitti in tema di violenza di genere o comunque nell’ ambito di relazione affettive, si rappresenta che nel corso dell’anno 2023, presso la Procura di Castrovillari, sono state iscritte notizie di reato nei confronti di indagati noti e nei confronti di indagati ancora ignoti nel momento dell’acquisizione della notizia da parte del Pm. Il totale di notizie di reato, in materia di violenza di genere è stato, nel 2023, pari a circa 380. A fronte di tale attività di ricezione delle notizie di reato di cui sopra, pronta ed efficace è stata l’azione di contrasto da parte della Procura. Infatti, nello stesso periodo sono state definite circa 400 delle notizie di reato sopra indicate”. Lo riferisce la Procura di Castrovillari in una nota diramata in occasione della ricorrenza dell’8 marzo. “Il dato – prosegue la nota – dimostra che la Procura è stata in grado non solo di lavorare, e quindi, esaminare e definire un numero pari di notizie rispetto a quelle giunte, nel periodo, ma anche di abbattere l’arretrato che si era, in precedenza, ma non nel 2023, formatosi. Tale trend è in decisa crescita nel corso di questi primi mesi del 2024. Invero, nel periodo 1° gennaio 2024 e sino alla data odierna, risultano iscritti circa 100 procedimenti. Tale trend in significativo aumento, sia pure necessitante di un’analisi che dovrà essere per forza approfondita, è certamente indicativo della sempre maggiore consapevolezza che le vittime acquisiscono dei loro diritti e della capacità di richiedere aiuto alle Istituzioni preposte alla tutela di essi, ma il dato spinge e richiede una sempre maggiore professionalità ed impegno alle forze preposte al contrasto: forze di polizia e magistratura tra le altre. Ebbene, nello stesso periodo, la capacità di trattazione delle notizie medesime è rimasta particolarmente elevata. Invero, nello stesso periodo, l’ufficio è stato in grado di definire un numero sostanzialmente equivalente al numero delle notizie pervenute. Ciò significa che la Procura di Castrovillari (che conta oggi 8 magistrati presenti su dieci in organico, con quasi il 40% destinati alla trattazione della materia) nonostante l’aumento del materiale da lavorare, mantiene intatta una capacità di definizione dei procedimenti alla pari dei procedimenti di nuova entrata. Nella nota si specifica poi che “la Procura ha avviato interlocuzioni anche con il Tribunale ordinario e con la Procura della Repubblica per i minorenni ed il Tribunale per i minorenni, al fine di costituire quella rete di doverosa risposta istituzionale, ma anche di adeguato supporto alle vittime, oltre che per svolgere tutti, nel modo più adeguato possibile, i compiti che ad ognuna di tali istituzioni, la Legge attribuisce. Su un ultimo campo la Procura di Castrovillari è fortemente impegnata. La Procura intende incontrare tutti i centri anti-violenza o di accoglienza che operano nel settore in esame. Ciò è fondamentale per due ragioni tra loro convergenti. In primo luogo, per cercare le possibili notizie di condotte di abusi ai danni di persone vulnerabili (le donne nelle relazioni affettive, certo; ma anche i minori) da parte di soggetti ai quali le vittime, o anche persone a conoscenza dei fatti, potrebbero rivolgersi; in secondo luogo, per avere dei riferimenti per le vittime dei delitti che, generalmente, hanno bisogno di immediata assistenza materiale, ma anche di sostegno psicologico. Le associazioni interessate possono contattare la Procura al fine di incontrarsi e stabilire insieme le proprie linee di azione convergente, come sopra detto. La Procura della Repubblica intende poi ricercare e sollecitare gli enti pubblici gestori di beni in sequestro o confiscati per potere destinare alle associazioni che si occupano della materia le risorse (si pensi ad immobili) ove tali associazioni potrebbero implementare la loro attività. Infine, è opportuno evidenziare la piena sinergia con la Prefettura di Cosenza che ha sempre dimostrato grande sensibilità e partecipazione nella trattazione di temi connessi alla materia della violenza di genere e nelle relazioni affettive. Il senso di quanto scritto non è di pura declamazione, ma serve ad evidenziare che anche nella delicata materia di cui sopra, lo Stato è presente attraverso le proprie articolazioni ed è vicino agli oppressi nei propri diritti. Lo Stato è presente in tutte le sue articolazioni e la Procura intende rendere conto, sul piano dei numeri e della propria organizzazione, della propria presenza attiva e propositiva. Ovviamente, il primo passo, nella materia della violenza di genere e domestica, come in tutte le forme di conculcamento dei diritti delle persone, non può che essere fatto dalle vittime stesse a cui lo Stato deve però tendere la propria mano forte, vigorosa, gentile, ma soprattutto credibile”.
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