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elezioni regionali 2024

Abruzzo, il centrosinistra a caccia di indecisi crede nella rimonta

L’effetto Sardegna ha cambiato la percezione. Domani si vota

Pubblicato il: 09/03/2024 – 20:22
Abruzzo, il centrosinistra a caccia di indecisi crede nella rimonta

PESCARA L’effetto Sardegna ha cambiato la percezione delle elezioni regionali in Abruzzo, dando la sensazione che il risultato che uscirà dalle urne di questa regione con circa un milione e duecentomila elettori potrebbe avere effetti sulla politica nazionale: in questi ultimi giorni di campagna elettorale hanno tenuto comizi tutti i big. Il centrodestra ha chiuso a Pescara con un comizio che ha visto sul palco la premier Giorgia Meloni, i leader di Lega Matteo Salvini e Fi Antonio Tajani, oltre a Lorenzo Cesa (Udc) e Maurizio Lupi (Noi Moderati). Anche il presidente del M5s Giuseppe Conte e la segretaria Pd Elly Schlein hanno fatto campagna sul territorio. L’esito del voto potrà essere condizionato anche dall’affluenza ai seggi, come dimostrano gli ultimi pressanti appelli al voto arrivati da entrambi gli schieramenti.
Alle regionali del 2019 i votanti furono il 53,11% degli aventi diritto, in calo rispetto alle consultazioni del 2014, quando andò a votare il 61,56% degli elettori e vinse il centrosinistra con Luciano D’Alfonso, e ancora di più (22,14 punti) rispetto alle politiche del 4 marzo 2018, quando i votanti furono il 75,25%. Alle politiche del 2022 la percentuale dei votanti in Abruzzo è arrivata al 63,99%. Nel 2019 Marco Marsilio divenne il primo presidente di Regione espresso da Fratelli d’Italia: il suo partito risultò quinto in Abruzzocon il 6,49% dei consensi, preceduto, nella coalizione, dalla Lega – che con il 27,5% raddoppiava i voti rispetto alle politiche dell’anno precedente – e da Forza Italia, che ottenne il 9,05%. Nell’attuale tornata elettorale Marsilio è stato ricandidato con il sostegno di sei liste: Fdi, Forza Italia, Lega, Lista civica Marsilio presidente, Noi Moderati, Udc-Dc. Anche con Luciano D’Amico, candidato presidente per il campo largo, corrono sei liste: Pd, M5S, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra-Abruzzo Progressista solidale, Abruzzo insieme e Riformisti e civici.
Alle politiche del 2022, quando Fdi è diventato primo partito, Giorgia Meloni ha ottenuto il 51,49% nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo. Il centrodestra nel 2022 in Abruzzo ha avuto il 47,7%, il centrosinistra il 22%, il M5s 18,4%, Calenda con Italia Viva e Azione il 6,3%, gli altri il 5,6%. In totale fa 52,3%. In particolare, il centrodestra ha avuto il 53% nella provincia dell’Aquila, il 47% a Teramo, il 46% a Pescara e Chieti; il centrosinistra il 22% all’Aquila e Chieti, il 24% a Pescara, il 20% a Teramo; il M5s ha raggiunto il 20% a Chieti, il 19% a Pescara e Teramo, il 15% all’Aquila. Il terzo polo ha avuto l’8% a Teramo e il 6% nelle altre province. Quindi il centrodestra ha avuto la maggioranza solo all’Aquila. Tornando alle Regionali 2019, Marsilio ottenne il 48,03%, la sua coalizione il 49,20%. Il candidato del centrosinistra, Giovanni Legnini, raggiunse il 31,29%; la sua coalizione, con 7 liste, il 30,64%. In quell’occasione si presentarono anche Sara Marcozzi per M5s (stavolta candidata consigliere con Fi) che ottenne il 20,20%, e Stefano Flajani (Casapound) che ebbe lo 0,48%. 

I due schieramenti

Governatori e ministri e tanti cantieri: il centrodestra ha chiuso la campagna elettorale in Abruzzo con tutte le forze disponibili. Il gran finale all’Aquila ha schierato tutti i governatori limitrofi a supporto di Marco Marsilio, tutti di centrodestra a partire da Acquaroli (Marche), Tasei (Umbria), Roberti (Molise) per provare a formare quel blocco compatto di centro Italia del quale ha parlato Marsilio dal palco.
Nel centrosinistra si respira aria di entusiasmo per quella che da molti viene vissuta come una rimonta possibile. Luciano D’Amico, il candidato del campo larghissimo, è convinto di farcela. Per la chiusura di campagna sceglie di non avere accanto i leader nazionali che lo hanno sostenuto con una massiccia presenza sul territorio. Da Elly Schlein a Giuseppe Conte, da Carlo Calenda a Matteo Renzi, passando per Nichi Vendola e Angelo Bonelli. Tutti sono stati qui alla caccia dell’ultimo voto utile per ribaltare un risultato che qualche settimana fa sembrava scontato. Tra le prime battute di campagna elettorale e il gran finale, però, c’è di mezzo la vittoria in Sardegna. E, non a caso, è proprio la presidente Alessandra Todde a condividere il palco dell’Aquila con D’Amico. Con la speranza che il vento sardo possa soffiare sulla sua vittoria. 

Si vota dalle 7 alle 23

Sono 1.208.276 gli abruzzesi (592.041 uomini e 616.235 donne) chiamati al voto domani per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale. I dati si riferiscono al censimento effettuato al 15 giorno antecedente il giorno delle votazioni. si vota, dalle ore 7 alle 23, in 305 comuni abruzzesi. I seggi elettorali sono 1.634, di cui 13 ospedalieri. Lo spoglio prendera’ il via subito dopo la chiusura dei seggi. In Abruzzo non e’ previsto il secondo turno di ballottaggio: vince il candidato alla carica di presidente che ottiene il maggior numero di voti validi. Il Consiglio regionale, cosi’ come previsto dalla L.R. n. 9/2013, sara’ composto da 31 membri, di cui sette consiglieri per ciascuna circoscrizione dell’Aquila, di Teramo e di Pescara, e otto consiglieri per quella di Chieti. Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste circoscrizionali, entrano a far parte di diritto dell’Assemblea, il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore. In Abruzzo si sfideranno Marco Marsilio (Fdi), presidente della Regione uscente, ricandidato dalla coalizione di centrodestra, e per il centrosinistra Luciano D’Amico, ex rettore dell’universita’ di Teramo, che guida il cosiddetto detto campo larghissimo. In totale sono 12 le liste in campo: per il centrodestra Fdi, Forza Italia, Lega, Lista civica Marsilio presidente, Noi Moderati, Udc-Dc; per il centrosinistra Pd, M5S, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra – Abruzzo Progressista solidale, Abruzzo insieme e Riformisti e civici. Nella sede della Regione all’Aquila – Palazzo Silone – via Leonardo da Vinci n. 6, e’ allestita una Sala stampa dedicata che restera’ aperta dalle 15 alle 17 di sabato 9 marzo e, dalle 10 di domenica 10 marzo fino all’arrivo dei dati ultimi relativi allo spoglio. Le varie fasi elettorali saranno documentate anche attraverso la diretta streaming a cura del Servizio Relazioni esterne e comunicazione della Giunta con riferimento ai dati ufficiosi elaborati dalla Piattaforma ‘Eligendo’, messa a disposizione dal ministero dell’Interno su specifico Accordo con la Regione Abruzzo. I dati Ufficiali saranno comunque quelli comunicati dalla Corte d’Appello dell’Aquila, all’esito delle relative operazioni. E’ previsto il collegamento dal portale della Regione Abruzzo all’indirizzo www.regione.Abruzzo.it, sul profilo ufficiale Facebook e sul canale Youtube. Al Piano ‘zero’ di Palazzo Silone saranno a disposizione per i giornalisti delle testate giornalistiche accreditate, spazi adibiti ai collegamenti televisivi, con dotazione tecnica di luci e sfondi, corner attrezzati e postazioni destinate al lavoro dei redattori. 

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