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Verso le Europee, il Pd Calabria ancora nel limbo attende Roma. Ma arrivano i giorni clou

Quadro ancora frastagliato, legato (anche) alla decisione di Schlein di candidarsi o no. Dem calabresi tra “movimenti” e prime indisponibilità. In settimana possibile un’accelerazione

Pubblicato il: 10/03/2024 – 14:01
Verso le Europee, il Pd Calabria ancora nel limbo attende Roma. Ma arrivano i giorni clou

CATANZARO La priorità al momento è l’Abruzzo, vedere se il precedente della Sardegna con la vittoria del campo – più o meno – largo del centrosinistra non sia stato un caso isolato ma il segnale preciso di una riscossa contro il centrodestra. In casa Pd i giochi in vista delle Europee al momento registrano un’impasse, che si riverbera chiaramente anche sui territori. Un’impasse che si sostanzia su due elementi che sono a loro volta collegati: l’esito delle odierne Regionali in Abruzzo e poi la decisione della leader Elly Schlein di candidarsi e meno per Strasburgo. Sotto quest’ultimo aspetto un’accelerazione è attesa – riferiscono i bene informati – nella settimana entrante, perché in programma dovrebbe esserci una segreteria al Nazareno che dovrebbe iniziare davvero a tirare le fila, anche se l’orientamento prevalente che trapela negli ambienti democrat è quello di una discesa in campo di Schlein alle Europee.

de caro anci franz caruso cosenza
De Caro (il primo a sinistra) in un recente incontro a Cosenza

Le Europee

Un approdo, questo, destinato a cambiare completamente lo schema nel Pd se dovesse concretizzarsi. Perché  è evidente che la candidatura di Schlein quale capolista in tutti i  collegi inevitabilmente condizionerà le scelte anche sui e dai territori. Al momento anche in Calabria i democrat guidati dal segretario regionale Nicola Irto non sono stati alla finestra, nel senso che comunque si sono incominciati a fare i primi ragionamenti su possibili big da mettere in campo per comporre la lista per le Europee. In un contesto ovviamente complesso qual è quello del Pd calabrese, dove al solito non mancano le fibrillazioni. Finora però i “sondaggi” avviati nel partito ma anche fuori dal partito e comunque in un’area di centrosinistra non avrebbero sortito effetti certi. Fonti accreditate raccontano di una serie di no all’ipotesi di una candidatura da parte di alcuni consiglieri regionali, una diffusa “indisponibilità” che non sarebbe stata ben vista – ovviamente e si può dire legittimamente – dai livelli decisionali del partito. A quanto sembra la motivazione dei dinieghi risiederebbe nell’assenza delle ideali condizioni di unità del partito e nell’assenza di garanzie, ma certo i vertici democrat, comprensibilmente, si sarebbero aspettati ben altro atteggiamento considerando la posta in gioco, che non è solo quella elettorale: non è escluso – filtra dal Nazareno – che la cosa non abbia conseguenze nelle valutazioni di Schlein e dei vertici democratici, che intanto sono stati costretti a prendere atto anche della decisione di Mimmo Lucano, a lungo corteggiato di preferire i Verdi e Sinistra  Italiana. Un no, quello di Lucano, che avrebbe sancito un “vulnus” tra i dem, nel senso che avrebbe aperto un interrogativo sulla reale appetibilità del partito. Si sarebbe poi sondata la disponibilità anche di importanti esponenti del sindacato, come il segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, che però – a quanto risulta da fonti interne al Pd regionale – avrebbe anch’egli declinato, e di altri profili espressione della società civile. Nei prossimi giorni si capiranno le evoluzioni, anche perché la Schlein verosimilmente contatterà a breve il segretario calabrese Irto, così come tutti i segretari regionali, per stringere sulle candidature, con una deadline fissata entro Pasqua. Sempre fonti qualificate sostengono che la ricerca dei candidati continuerà sul doppio binario interno ed esterno al partito, fermo restando che i dem dovrebbero piazzare in lista nel collegio Sud big come l’uscente, oggi vicepresidente dell’Europarlamento, Pina Picierno, e soprattutto il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio De Caro, assiduo frequentatore della Calabria negli ultimi tempi, fortemente sostenuto dal sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà e da altri esponenti di spicco del partito e sponsorizzato dal cosiddetto “partito dei sindaci” negato dai diretti interessati a parole ma nei fatti presente in Calabria. In ogni caso, tutto rimandato a dopo l’Abruzzo e alle scelte di Schlein…

Lucano a Riace ascolta l’intervento della componente della segreteria Pd Bonafoni

Le Amministrative

Ma in tutto questo le partite per il Pd non sono solo quelle legate alle Europee. All’orizzonte le Amministrative, che in Calabria chiameranno al voto importanti città come Vibo Valentia e Corigliano Rossano. Ma sotto quest’ultimo aspetto i dem sembrano viaggiare più spediti, anche se ovviamente nemmeno qui mancano malumori e mal di pancia assortiti. Però alcuni paletti sono stati messi. A Vibo i democrat hanno resistito, anche al loro interno, sul nome di Enzo Romeo come candidato sindaco e hanno incassato l’ok degli alleati, più al traino invece i dem a Corigliano Rossano, con un sostegno all’uscente Flavio Stasi voluto dal partito provinciale ma meno da quello locale, sostegno che comunque alla fine dovrebbe arrivare anche se è probabile che il Pd non si presenti con il proprio simbolo, cosa che a parecchi non garba. In ogni caso, Vibo e Corigliano Rossano vedranno il Pd al centro del campo largo del centrosinistra e dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle, e questo sembra un dato politico significativo, che si inserisce nel solco tracciato già alle Amministrative di Cosenza (sia pure qui al secondo turno) e Catanzaro e pone la Calabria sempre più come “laboratorio” in un quadro nazionale che però è ancora parecchio confuso. (a. cant.)

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