REGGIO CALABRIA La relazione della presidente Caterina Criscenti, ed alla presenza del presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti, ha inaugurato l’Anno Giudiziario del Tar sezione staccata di Reggio Calabria. Criscenti ha illustrato e commentato i dati dell’attività del 2023 «in cui – ha detto – sono pervenuti 661 ricorsi, 10 in più rispetto al 2022. In lieve calo, a conferma della diminuzione già registrata nel corso del 2022, le istanze cautelari e quelle collegiali, presenti in poco più di un terzo dei ricorsi depositati, che monocratiche. Un dato quest’ultimo singolare – ha aggiunto – perché in controtendenza con quanto avvenuto nel 2021 e rispetto a quanto si registra in ambito nazionale, dove, di contro, i ricorsi in ingresso sono in flessione e le domande cautelari in aumento». La presidente della sezione del Tar ha indicato tre fattori che motivano questa tendenza: la natura del contenzioso reggino, con un aumento dei giudizi assoggettati a riti speciali, «in primis – ha detto – i giudizi di ottemperanza (198). Il secondo è individuabile nella prontezza e attenzione con le quali vengono esaminate le istanze di prelievo. Infine i tempi alquanto celeri di definizione del contenzioso che il Tribunale garantisce, per la fissazione del ricorso, sino puntuale deposito della sentenza». Dei 661 ricorsi presentati, 260 risultano già esaminati e definiti. «Si tratta – ha sottolineato Criscenti – di una percentuale rilevante, pari al 40% del totale, a testimonianza dell’impegno incessante del Tribunale nell’evitare la formazione di arretrato. Ragguardevole per il 2023 il numero delle sentenze depositate, passate dalle 595 del 2020 alle 771 del 2023, con un abbattimento complessivo dell’arretrato del 14,17% che porta a registrare, alla data del 31 dicembre 2023, la pendenza di 915 ricorsi, di cui solo 21 ultra quinquennali, a fronte dei 2665giudizi pendenti al dicembre del 2017 all’atto del mio insediamento».
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