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Allarme per il consumo di Fentanyl, l’interesse della ‘ndrangheta e il Piano di prevenzione

Più potente di morfina ed eroina. Preoccupano i numeri dei decessi in Usa. La minaccia in Europa

Pubblicato il: 12/03/2024 – 18:00
Allarme per il consumo di Fentanyl, l’interesse della ‘ndrangheta e il Piano di prevenzione

«Quello del Fentanyl non è un traffico limitato agli Usa. In Ue ci sono segnali in Portogallo e Gb. La nostra intelligence segnala un interessamento della ‘ndrangheta anche se stanno testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento sul mercato». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano durante la presentazione a Palazzo Chigi del “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppiacei sintetici”. Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico ed ha una attività narcotica come la morfina o l’eroina ma è da 50 a 100 volte più potente della morfina e 30-50 volte più forte dell’eroina. Nel mondo, e soprattutto negli Usa, è scattato l’allarme per il dilagare di tale sostanza che sta uccidendo una media di 180 persone al giorno. Ma ancora più potenti sono altri oppiacei sintetici simili al Fentanyl e sintetizzati illegalmente, che risultano addirittura 100mila volte più forti della morfina. Mantovano ha spiegato che non è un traffico limitato agli Stati Uniti: per il Fentanyl vi è «un cartello criminale brasiliano e c’è un’intensa attività di fabbricazione in Messico. In Europa ci sono segnali in Portogallo e Gran Bretagna». Riferendosi quindi alle norme penali rispetto allo spaccio di tale sostanza, Mantovano ha precisato che «le norme penali esistenti offrono una risposta adeguata in termini di sanzioni. Ciò anche perché le tabelle sulle sostanze stupefacenti vengono costantemente aggiornate e quando compare una nuova droga, questa viene subito inserita ed il Fentanyl è già inserito nelle tabelle dal 2020». Rispetto ai rischi di presenza di Fentanyl sul territorio italiano, Mantovano ha precisato che un sequestro è stato effettuato a Piacenza nel 2023 per intermediazione di approvvigionamento della sostanza tra Cina e Usa ma, ha detto, «è un caso isolato». Tuttavia, attualmente «ci sono indagini in corso che riguardano contatti con fornitori in Cina, anche se è un fenomeno circoscritto rispetto agli Usa». I numeri però sono allarmanti anche in Europa: «Nel 2021 si contano 137 decessi da Fentanyl nell’Ue di cui 88 in Germania. Quindi la circolazione della sostanza c’è e questa è la ragione per cui – ha concluso – siamo al lavoro sul fronte della prevenzione».

In Italia 2 decessi da Fentanyl ma è allerta, i punti del Piano

Dal 2016 ad oggi, i decessi registrati in Italia a causa del Fentanyl sono due e si segnalano anche 5 comunicazioni riguardanti intossicazioni non fatali e due casi di consumo riscontrato dall’analisi di campioni biologici di persone in trattamento presso i Serd. I dati sono contenuti nel ‘Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici’ presentato oggi a Palazzo Chigi. Siamo però probabilmente dinanzi ad una “sottostima del fenomeno” e “si può concludere – si legge nel Piano – che, anche se attualmente la diffusione del Fentanyl in Europa per uso non terapeutico sia relativamente limitata, tale sostanza rappresenta comunque una minaccia potenziale capace di influire in modo significativo sulla salute e la sicurezza europea in un prossimo futuro”. Solo negli Usa, secondo i Cdc, i decessi da oppioidi sintetici (principalmente Fentanyl) sono stati 73mila nel 2022. Nel 2021 sono stati 137 i decessi associati al Fentanyl in Europa, di cui 88 in Germania. Quanti alla presenza di tale droga sul territorio nazionalwe, il Piano riporta che tra il 2018 e il 2023 la Polizia ha sequestrato 123,17 grammi di Fentanyl in polvere: “Considerando che si può avere un’intossicazione acuta con circa 3 milligrammi – si legge – tale quantità potrebbe causare migliaia di casi”. Sono state inoltre sequestrate 28 dosi in compresse e 37 altre confezioni (cerotti e flaconi). Una delle principali piazze di spaccio è il web. A fronte di tali dati, il Piano prevede delle attività di “prevenzione e contrasto”. Tra le misure indicate, “scambio di informazioni continue tra forze di polizia e comparto intelligence; viene implementato il monitoraggio dei flussi di import e export di farmaci a base di Fentanyl; potenziamento delle capacità di controllo della Polizia con apparecchiature portatili dotate di tecnologia Raman in grado di identificare rapidamente stupefacenti sintetici; allerta alle Regioni per monitorare livelli prescrittivi anomali”. Ed ancora: è previsto il rafforzamento delle procedure da seguire nei laboratori per gli esami sui campioni ed il “coinvolgimento di pronto soccorso e Terapie intensive per fare eseguire ricerche analitiche in caso di intossicazioni acute”. Prevista una formazione specifica per le forze di Polizia e gli operatori sanitari e campagne informative. Il ministero della Salute dovrà poi garantire l’approvvigionamento e la distribuzione dell’antidoto agli oppioidi sintetici, il naloxone. La seconda parte del Piano è dedicata alla “Gestione di una eventuale emergenza”, con specifiche procedure sanitarie e informative.

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