MONTALTO UFFUGO Otto liste a sostegno, un progetto politico che parte dalla riqualificazione del centro storico, dal rilancio del turismo (anche religioso) e punta alla realizzazione di una serie di «grandi opere» necessarie a collegare il borgo con la zona valliva, il centro con il resto dell’hinterland cosentino.
Mauro D’Acri scende in campo e si candida a diventare sindaco di Montalto Uffugo, dopo il doppio mandato del sindaco uscente Pietro Caracciolo. Le formazioni politiche Liberamente, Montalto in Comune, Montalto Futura, Kore, Moderati per Montalto, Agorà, Forza Popolare, Città Protagonista, sosterranno l’ex assessore regionale all’agricoltura.
«Ripartiamo dal centro storico». Il candidato al Corriere della Calabria indica il primo punto del suo corposo programma. «E’ abbandonato, le attività commerciali chiudono, le segnalazioni di malcontento dei cittadini sono frequenti e numerose». Quale sarà il primo intervento? «Nel centro storico insistono numerose incompiute, penso ad esempio all’auditorium – ormai fermo da dieci anni – e che potrebbe essere un centro culturale nevralgico in grado di dare spazio alle iniziative delle tante associazioni presenti e attive sul territorio. Spesso queste associazioni sono costrette a rivolgersi altrove per portare in scena degli spettacoli, per ospitare delle rassegne». Non solo il giusto spazio da garantire alle tante associazioni, ma a Montalto – per il candidato – anche lo sport necessita di un robusto rilancio. «C’è un campo sportivo ed è inagibile a causa di una frana, occorre intervenire per cercare anche di dare la giusta dignità a Montalto». E poi la proposta più importante del programma, «c’è la volontà di rendere la parte antica della città zona franca».
In Calabria, quando si parla di rinascita dei borghi è il turismo a rappresentare la leva principale. Un turismo che oggi è differente rispetto al passato: esperienziale, sostenibile e consapevole. «Se mi parla di cultura e turismo penso subito a Ruggero Leoncavallo, per anni l’antico e suggestivo centro storico ha fatto da cornice al Festival Internazionale, uno degli eventi culturali più importanti in Calabria». Ma Montalto Uffugo può contare anche su «meravigliosi angoli nascosti e sulle maestose piazze».
«Partirei dalle iniziative da avviare con l’Università della Calabria, penso ad una convenzione che consenta a Montalto di ospitare gli studenti Erasmus impegnati negli studi all’UniCal. Abbiamo alcuni palazzi da mettere a disposizione, si possono ristrutturare. Dobbiamo avvicinare Montalto anche all’Università». Questa l’idea del candidato sindaco. Che, invece, non si mostra particolarmente preoccupato dalla totale esclusione della città di Montalto da qualsiasi discorso legato alla realizzazione della “Grande Cosenza“: il progetto di fusione tra Rende, Cosenza e Castrolibero. «C’è una proposta di legge regionale, Montalto non so se per fortuna o sfortuna è rimasta fuori da questa iniziativa. In ogni caso, pensando al futuro ed a progetti concreti, immagino Montalto come punto di riferimento del rilancio della Media Valle Crati. Il nostro è il Comune più importante, abbiamo un distretto sociosanitario importante anche se oggi non ci vede più capofila, ma dobbiamo riprendere questa centralità». No alla fusione, si alla sinergia sui servizi. «Più che di fusione, immagino una collaborazione di servizi con i paesi limitrofi. Penso ad un distretto di servizi».
Ci sono due opere annunciate ma ancora rimaste su carta. La prima riguarda la realizzazione di un secondo svincolo dell’autostrada A2 previsto a Settimo di Montalto Uffugo. La seconda è riferita alla realizzazione della stazione ferroviaria a Santa Maria di Settimo. «Lo svincolo dell’autostrada è stato finanziato nel 2019 e deve andare in appalto. Una delle prime cose che dovremmo fare è accelerare al massimo per la realizzazione di un accesso importante soprattutto se pensiamo al collegamento con l’Unical. Ricordo che sono stati finanziati circa 6 milioni di euro per riqualificare tutta la zona di Santa Maria di Settimo pensando anche alla costruzione di un ponte che collegasse San Maria di Settimo all’Ateneo di Arcavacata. Ritengo siano investimenti importanti e strategici per Montalto, così come la stazione», sottolinea D’Acri. Il candidato sindaco, accanto ai progetti già discussi, lancia una nuova proposta. «Una trasversale lunga poco meno di 4 km che possa collegare il paese e la parte storica di Montalto all’area urbana e quindi all’Università». La necessità di realizzare un’arteria alternativa nasce da un bisogno concreto, quello di dare respiro alla mobilità segnata dall’aumento esponenziale dei residente a Montalto con notevoli conseguenze sul traffico veicolare. «Il piano viabilità si riferisce a 40 anni fa, quando la popolazione era quasi la metà di quella che vive stabilmente a Montalto. Questo incremento demografico ha determinato un problema nella zona valliva che soffre la viabilità, oltre all’assenza di servizi». L’aumento demografico suggerisco un investimento sull’istruzione e sugli edifici scolastici. La chiosa di D’Acri è dedicata proprio ai finanziamenti del Pnrr sugli edifici scolastici. «Uno dei primi interventi riguarderà un investimento con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza sulle scuole. A Montalto è stato finanziato solo un asilo, non basta». (f.benincasa@corrierecal.it)
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