REGGIO CALABRIA Gli obiettivi della raccolta differenziata al 75% nel 2025 e all’80% nel 2027 e della «eliminazione definitiva del ricorso alla discarica», la centralità del termovalorizzatore di Gioia Tauro «per chiudere il ciclo di gestione». Sono queste alcune delle linee direttrici alla base dell’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, varato dalla Giunta Occhiuto e approvato oggi dal Consiglio regionale per adeguare la Calabria alla direttiva Ue sull’economia circolare: allegato all’aggiornamento del Piano rifiuti, in particolare quelli urbani, anche il Rapporto ambientale di Vas. «Il presente aggiornamento – si legge nella relazione che accompagna il provvedimento, letto in aula dal consigliere regionale della Lega Pietro Raso – copre un arco di pianificazione sino al 2030 con l’obiettivo di definire un sistema integrato di gestione dei rifiuti fondato sull’ordine di priorità di gestione comunitaria: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia, improntato ai principi di autosufficienza e prossimità». Nella relazione si evidenzia che in Calabria si registra un abbassamento delle tariffe e lo stop all’invio dei rifiuti fuori dalla regione, inoltre si evidenziano i passi avanti nel settore grazie all’azione dell’Arrical, la nuova Authority regionale.
Davide Tavernise, capogruppo M5S, ha affermato: “Non abbiamo notizie sugli ecodistretti, auspico che il presidente Occhiuto intervenga sul punto”. Giovanni Muraca, del Pd, nell’annunciare l’astensione del suo gruppo, ha sostenuto che “ci sembra difficile rispettare la tempistica sulla definizione degli impianti, prevista nel 2025 senza che ci sia la ancora la definizione dei siti, così come sembra difficile del termovalorizzatore di Goia Tauro e poi abbiamo il sospetto di indirizzare la frazione umida alla gestione dei privati”. Di diverso avviso, però, dai banchi dell’opposizione, il capogruppo di DeMa Ferdinando Laghi, secondo cui l’aggiornamento, per lui “poderoso e ponderoso” serve ad “adeguare la Calabria alle direttive dell’Ue anche se questo aggiornamento si muove nel solco del piano del 2016 della Giunta Oliverio, molto contestato, Ma la nascita di Arrical ha dato buoni risultati, grazie alla competenza del commissario. Quanto al termovalorizzatore, a mio avviso il sistema ne può prescindere”. A replicare ancora Raso: “Il miglioramento nella gestione porterà già a fine anno a un abbassamento della tariffa, e il termovalorizzatore permetterà che meno del 10% andrà in discarica, con un ulteriore recupero di risorse”.
L’aula ha poi approvato il rendiconto 2022 dell’Aterp, l’azienda regionale per l’edilizia residenziale pubblica, relazionato dal consigliere regionale di FdI, presidente della seconda Commissione, Antonio Montuoro. Sul punto da registrare l’intervento dei consiglieri regionali del Pd, in particolare Ernesto Alecci ha segnalato “le criticità nella gestione del patrimonio residenziale pubblico, che versa in condizioni drammatiche, vanno trovate risorse”. Amalia Bruni ha osservato: “Apprezzo il protocollo di intesa tra presidente Mancuso e Aterp per gli alloggi per le donne vittime di violenza, qui la Calabria si pone all’avanguardia. Ma il rendiconto evidenzia la costante difficolta nella riscossione dei canoni di locazione degli immobili, bisogna rispondere immediatamente all’emergenza abitativa in atto, ci sono 90mila case vuote non assegnate. Serve un nuovo Piano Casa. Il Pd ha proposto una nuova normativa che investe sull’edilizia residenziale”. Raffaele Mammoliti si è detto “preoccupato perché le criticità che ci sono rischiano di aggravarsi”, aggiungendo: “Apprezzo il lavoro della commissaria Aterp Iannini ma bisogna intervenire sulle carenze di personale ed economiche dell’ente e sul tema dei crediti, visto che il revisore dei conti parla di una mole abnorme, e dell’imponente contenzioso”. (c. a.)
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