ROMA «La Calabria continua a far parlare di sé su come sta riposizionando la sua reputazione, valorizzando le sue potenzialità e proiettando il suo ruolo come esempio virtuoso di tutto il Sud. Nell’ultimo periodo è molto importante quello che sta avvenendo sui temi della legalità, dell’etica pubblica e degli esempi positivi che si contrappongono alla criminalità mafiosa. Rilevante e significativa è l’applicazione della legge sui beni confiscati alle mafie restituiti alla società civile». Così l’eurodeputata Chiara Gemma di Fratelli d’Italia sui temi che stanno caratterizzando la Calabria nell’ultimo periodo. «Sono ben 149 – prosegue – le realtà associative calabresi coinvolte per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati. Poi, ci sono i beni immobili riutilizzati direttamente per finalità istituzionali dalle amministrazioni statali, che in Calabria sono 342, e quelli gestiti direttamente dagli enti locali, 600. Il riutilizzo nel settore privato va dai terreni e dai locali per attività agricole e ambientali e sportive ad attività legate a servizi di welfare e politiche sociali per la comunità, dalla promozione del turismo sostenibile a iniziative culturali». «La Calabria – sottolinea l’europarlamentare – è la terza regione d’Italia come utilizzo dei beni confiscati alle mafie restituiti alla società civile e quanto sta avvenendo non avviene per caso. E’ frutto di una serie di condizioni e scelte politiche precise che il governo Meloni e il governo regionale di centrodestra stanno portando avanti. La Calabria sta cambiando in tutti i settori e non va sottaciuto il lavoro silenzioso ma molto efficace del sottosegretario agli Interni Wanda Ferro, che è anche coordinatore di Fratelli d’Italia, e l’attività amministrativa degli assessori regionali al lavoro, la formazione, la sicurezza e la legalità, Giovanni Calabrese e Filippo Pietropaolo, anche loro di Fratelli d’Italia. L’approccio dei calabresi e dell’ente Regione su questi temi è mutato e sta garantendo forti elementi di liceità, modernità e innovazione mai visti prima». «Oltre a questo – conclude Gemma – non va dimenticato che negli ultimi mesi il Consiglio regionale calabrese ha anche approvato all’unanimità la legge ‘De Masi’ che prevede premialità negli appalti pubblici per gli imprenditori che si sono ribellati alla ‘ndrangheta e al racket delle estorsioni, e la legge sul progetto ‘Liberi di Scegliere’, che prevede l’attivazione di un percorso educativo nelle scuole per dare speranze di futuro ai minori coinvolti in contesti di ‘ndrangheta. Questa è l’Italia che ci piace. Questa è la Calabria che può modificare il corso della storia e dare speranza ai giovani e a tutti i calabresi che amano la propria terra e il proprio territorio».
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