«Per i primi tre anni ho continuato a sperare sempre che lei tornasse. La sera, prima di andare a dormire, immaginavo domani mattina bussa alla porta, sorpresa, era uno scherzo. Però non è mai successo». A “Chi l’ha visto?” parla Letizia Punturiero, la figlia più piccola di Maria Chindamo, l’imprenditrice di Laureana di Borrello scomparsa il 6 maggio 2016 di fronte ai suoi terreni a Limbadi. Le indagini e le dichiarazioni di alcuni pentiti faranno emergere in seguito una tragica verità: Maria sarebbe stata uccisa e data in pasto ai maiali. Dietro il terribile omicidio una commistione tra gli interessi della ‘ndrangheta ai terreni dell’imprenditrice e motivi famigliari legati al suicidio, esattamente un anno primo, del marito Ferdinando Punturiero. Oggi avrà inizio a Catanzaro il processo a Salvatore Ascone, proprietario dei terreni di fronte ai suoi, accusato di concorso in omicidio dell’imprenditrice.
Dopo la scomparsa di Maria inizia un vero e proprio calvario per la famiglia. «Nonna Pina è stata una seconda madre, lei ha lottato fino alla fine e con una grandissima forza», afferma Letizia parlando della nonna materna, Pina De Francia, da sempre in prima linea, alla ricerca della verità, insieme ai nipoti e a Vincenzo Chindamo, fratello di Maria. Oggi Letizia sogna di indossare la divisa dei carabinieri diventando maresciallo: «Per continuare a lottare, magari in una veste diversa, ma sempre con la stessa grinta, con la stessa forza di sempre». (redazione@corrierecal.it)
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