CATANZARO Anche la Regione Calabria paga una tassa allo Stato… Perché sembra proprio una tassa il contributo che la Regione Calabria, come tutte le altre Regioni d’Italia comunque, deve versare nelle casse dello Stato ai sensi dell’articolo 1, commi 850 e 851, della legge 30 dicembre 2020, numero 178, in pratica la legge di bilancio del 2021. “In considerazione dei risparmi connessi alla riorganizzazione dei servizi anche attraverso la digitalizzazione e il potenziamento del lavoro agile, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, i comuni, le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025, assicurano un contributo alla finanza pubblica pari a 196 milioni di euro, per le regioni e le province autonome, a 100 milioni di euro, per i comuni, e a 50 milioni di euro, per le province e le città metropolitane”, si legge nell’articolo di cui sopra. Tradotto per la Calabria, la Regione per il 2024, per come emerge da un recente decreto del dirigente generale Dipartimento Economia e Finanze, Filippo De Cello, versa allo Stato una somma che sfiora gli 8 milioni, per la precisione 7,8 milioni, a titolo di contributo alla finanza pubblica. Il decreto regionale dà riscontro a una nota inviata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Ispettorato Generale per la finanza delle Pubbliche Amministrazioni, Ufficio VIII, nota dell’1 febbraio scorso nella quale si ricorda che “in assenza dell’adempimento di pagamento da parte delle Regioni entro il 31 marzo 2024 lo Stato provvederà al recupero delle somme non versate mediante corrispondente riduzione delle risorse a qualsiasi titolo spettanti a ciascuna Regione”. Da qui l’impegno di spesa di 7,8 milioni. Ovviamente ci sta, ma resta il senso di una ulteriore “zavorra” al bilancio già abbastanza asfittico e ingessato della Regione Calabria. E non è una novità, visto che – per come emerso nell’ultima sessione di bilancio in Consiglio regionale, lo scorso dicembre – la Regione ha già versato nel 2022 e nel 2023 un importo di circa 13 milioni di euro per gli anni dal 2014 e 2016 e altre somme deve prevedere in bilancio per i prossimi anni, forse fino al 2029. (c. a.)
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