CROTONE Un Silvio Baldini come al solito vulcanico e senza peli sulla lingua. Può essere riassunta così la conferenza stampa di presentazione della partita che domenica sera metterà di fronte il Crotone al Monterosi, penultimo in classifica. La squadra pitagorica vuole riscattare l’ennesimo scivolone interno di domenica scorsa contro il Latina e far dimenticare una settimana di polemiche tra dirigenza e alcuni elementi della rosa. Proprio su quest’ultimo aspetto il tecnico rossoblù (un successo e tre vittorie dal suo arrivo a Crotone) è tornato oggi. A Teramo la sua squadra arriverà con tre elementi messi fuori rosa dalla società: Gigliotti, D’Errico e Dini. «Di Gigliotti – ha affermato Baldini – mi hanno fatto vedere una sua intervista. Ha detto che prima non si perdeva ma si pareggiava. Un messaggio che la società non ha gradito, soprattutto se detto dal capitano della squadra. D’Errico doveva recuperare dall’infortunio e perdere peso. Io controllo il peso e durante questi controlli era molto sceso di tre chili. Ma dopo la trasferta di Messina ha ripreso quasi un chilo. Siccome il nostro direttore ha visto che il giocatore dopo la partita non si era comportato da professionista perché mangiava cose che non avrebbe dovuto mangiare, è stata presa questa decisione nei suoi confronti. A me diceva che mangiava solo insalata, ma sapevo che non poteva essere così. Per Dini discorso è diverso, non c’entra niente». Ma per l’allenatore pitagorico le assenze non devono essere un alibi. «Se uno vuol mettere le mani avanti – ha detto Baldini – trova sempre dei problemi. I problemi esistono quando si vogliono trovare delle scuse. Noi non dobbiamo farlo, abbiamo la possibilità di scendere in campo con 22 giocatori, di cui undici giocano. Non dobbiamo pensare a quelli che non ci sono, andiamo dritti per la nostra strada. Ora è il momento di mettere il cuore oltre i problemi che possiamo avere». «Abbiamo il tempo e lo spazio che ci vengono dettati dalla palla – ha continua l’allenatore – e dove c’è la palla ci deve essere la squadra. Non ci devono essere reparti ma ci deve essere la squadra, in ogni situazione sia di possesso che di non possesso. Una squadra che vuole a tutti costi venire fuori da questa situazione difficile». (f.v.)
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x