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Lega, Salvini a breve in Calabria. Un partito sul filo, tra malumori interni e tensioni esterne

Il leader leghista atteso il prossimo 22 marzo. All’orizzonte non è esclusa una rivisitazione complessiva degli assetti del Carroccio sul territorio

Pubblicato il: 15/03/2024 – 20:30
Lega, Salvini a breve in Calabria. Un partito sul filo, tra malumori interni e tensioni esterne

LAMEZIA TERME E’ atteso in Calabria venerdì prossimo, 22 marzo, probabilmente più nella veste di uomo di governo, vicepremier e ministro delle Infrastrutture che non di capo di un partito, ma anche in questa seconda veste dovrebbe fare un punto della situazione, perché il partito calabrese è nel caos così come quello nazionale, d’altronde. Secondo fonti qualificate del Carroccio il leader della Lega Matteo Salvini scenderà in Calabria tra una settimana: ovviamente ancora tutto da ufficializzare il calendario degli appuntamenti del vicepremier nonché segretario leghista, ma è verosimile ritenere che la sua visita non si limiti solo all’aspetto istituzionale. Del resto, sul tavolo e all’orizzonte ci sono dossier e scadenze politiche ed elettorali nelle quali il Carroccio si gioca tantissimo, forse tutto, e lo stesso Salvini si gioca tantissimo, forse tutto, con quel vento di fronda che arriva dal Nord alla luce delle ultime battaglie che al momento vedono la Lega più perdente che vincente: gli “schiaffi”, anche degli alleati di centrodestra, alle proposte del terzo mandato e della cancellazione del ballottaggio per i sindaci, l’autonomia differenziata che sembra essersi un po’ arenata, le polemiche (e i ritardi) sull’opera “feticcio” del Ponte sullo Stretto. A rendere il quadro poi ancora più difficoltoso, il trend elettorale in picchiata secondo quanto emerso dalle ultime tornate regionali e quella Forza Italia che avanza e sopravanza, al punto che tra Carroccio e azzurri, anche in Calabria, si è aperta una larvata “guerra di posizione”, negata nei fatti ma abbastanza evidente nella realtà, e qualche “scintilla” si inizia a percepire anche con Fratelli d’Italia. Insomma, per Salvini e la Lega tanti nodi da sbrogliare, compresi quelli in sede territoriale.

salvini-durigon
Salvini con Durigon

I nodi da sbrogliare in Calabria

In Calabria Salvini da qualche mese ha letteralmente “insediato” Claudio Durigon, sottosegretario al lavoro e dinamico uomo di partito, braccio operativo del leader del Carroccio: è Durigon ormai il regista di tutte le operazioni della Lega sul campo calabro. E’ sempre Durigon che – dicono i bene informati – starebbe imbastendo anche le prime trattative per le candidature alle Europee nel collegio Sud. E’ sempre Durigon – aggiungono i bene informati – che avrebbe già manifestato ai leghisti di Calabria un bel po’ di malumore per lo scollamento che il partito registra anche a livello regionale, al punto che – sempre secondo fonti interne alla Lega – non sarebbero esclusi in un futuro più o meno prossimo avvicendamenti ai vertici della Lega calabrese, anche per valorizzare uomini e donne che, pur avendo un’apprezzabile riconoscibilità e un forte seguito nei territori, nel partito continuano a non avere adeguati spazi di agibilità politica. In sintesi non sarebbero esclusi nuovi commissari a tutti i livelli, dal regionale – si parla di un commissario esterno, forse dalla Puglia – ai provinciali e via discorrendo. Si vedrà nelle prossime settimane ovviamente, se queste indiscrezioni troveranno riscontri, e però le spie del malessere in casa Lega sembrano diverse: il fatto che i big del Carroccio calabrese vanno essenzialmente ognuno per proprio conto, la sostanziale assenza del partito dai tavoli delle trattative per le Comunali nei centri più importanti (a Vibo il simbolo della Lega potrebbe non essere della partita, e un ex candidato leghista alle Regionali, Francesco Muzzopappa, si candida sindaco alla guida del polo di centro ). C’è poi da fa quadrare il cerchio delle candidature per Strasburgo. Uno dei “papabili” è il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, al quale lo stesso Durigon, anche nei giorni scorsi, avrebbe chiesto di scendere in campo: al momento però il quadro sarebbe rimasto interlocutorio, perché sul piano politico si dovranno incastrare diverse combinazioni. Molto più probabile, anzi da talune fonti viene ritenuta addirittura scontata, invece, la candidatura alle Europee della parlamentare Simona Loizzo, in abbinata con l’uscente Aldo Patriciello, poi si parla di un componente del gruppo regionale (se non è Mancuso, in pole ci sarebbe la new entry Giuseppe Mattiani, e quotazioni vengono riservate anche al capogruppo regionale Giuseppe Gelardi) e poi di un candidato espressione di IdM di Orlandino Greco, che ha sottoscritto un patto con la Lega, con il sigillo di Durigon, sempre lui. Anche qui, si vedrà. E probabilmente la discesa di Salvini in Calabria potrà schiarire il quadro. O magari anche no… (a. cant.)

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