REGGIO CALABRIA Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato Giuseppe Sicari, 62 anni, impiegato al Provveditorato agli Studi, per avere ucciso a colpi di pistola il cugino della moglie, Francesco Giuseppe Fiume, 44 anni, a Catona, nella periferia nord della città, il 23 novembre del 2022. L’omicidio era avvenuto di fronte alla villetta dell’assassino dove il Fiume si era recato forse per chiarire i frequenti dissidi. Secondo quanto emerso dalle indagini della squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, screzi e litigi tra la vittima e l’omicida erano da tempo noti anche alla cerchia dei famigliari e degli amici, diventati col tempo insanabili, fine al verificarsi della tragedia. Giuseppe Sicari, dopo avere fatto fuoco sul cugino con una Beretta 9×21, si era costituito direttamente in questura consegnando l’arma impugnata per uccidere. «Ero esasperato dal comportamento minaccioso del Fiume, che aveva anche aggredito mio figlio», ha riferito agli inquirenti e al Pm Tommaso Pozzati l’omicida nel corso dei vari interrogatori, un tragico fatto di sangue alla cui base ci sarebbero stati futili motivi.
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