Non tanto e non solo “negozi di medicine” ma, sempre più, pilastri del sistema salute e presidi sanitari oltre che dispensatori di farmaci, tra esami a pagamento e prestazioni convenzionate: “In primo piano” (in onda su L’altro Corriere TV, canale 75) parla di farmacie e lo fa con la voce esperta di Vincenzo Defilippo, presidente di Federfarma Catanzaro, reduce da un convegno con 400 farmacisti da tutta la Calabria.
La prima domanda di Danilo Monteleone centra il tema: come sono cambiate le farmacie?
«La farmacia – risponde Defilippo – è cambiata totalmente, soprattutto dopo il Covid e specialmente in Calabria: per una volta siamo più avanti rispetto alle altre regioni, laddove spesso si parla male di noi calabresi. Dal punto di vista farmaceutico siamo ai primi posti. Coi miei colleghi presidenti, i dottori Misasi e Gigliotti, abbiamo firmato un accordo per convenzionare i servizi di telemedicina: Ecg, holter cardiaco e pressorio, spirometria. Siamo riusciti ad abbattere le liste di attesa, grande pallino del presidente Occhiuto. Nella prima fase sperimentale, da luglio a dicembre 2023, i farmacisti calabresi – nonostante qualche medico ci metta il bastone tra le ruote rifiutando di prescrivere le prestazioni di telemedicina, venendo meno a una delibera (Dca) del presidente della Regione – hanno erogato 4600 prestazioni complessive. Non è un illecito come qualcuno dice, al contrario abbiamo salvato vite. Non vogliamo fare i medici: non siamo noi farmacisti a refertare bensì medici che hanno dieci anni di specializzazione e lavorano in ospedale. Nel mio caso è l’ospedale di Brescia, ognuno ne ha uno di riferimento cui poggiarsi per gli specialisti in cardiologia».
Quali le ricadute positive della telemedicina? Defilippo risponde con un esempio dello scorso settembre che ha fatto anche notizia: «Luciano Sorbillo (icona dei pizzaioli napoletani e non solo, ndr) era a Carlopoli per uno stage quando ha avvertito i sintomi tipici dell’infarto: in farmacia è stato visitato dal dottore e in 5 minuti è arrivata proprio da Brescia l’allerta rossa quindi in 5 minuti è stato avvertito il 118».
Una prospettiva invidiabile nella regione dove si può arrivare ad aspettare tra quaranta e 50 giorni per un elettrocardiogramma tramite Cup. Chi ha esenzione per reddito e patologie può fare esami come questi gratuitamente in farmacia.
Farmacia come «centro di servizi», dunque, una definizione data con cognizione di causa da chi come Defilippo – in servizio da 42 anni – ha visto trasformarsi il lavoro, se solo si pensa alla digitalizzazione.
E il nodo pagamenti? (Le farmacie pagano i farmaci a 30 giorni.) «In passato si registravano ritardi paurosi, oggi grazie alla concertazione tra Federfarma, Regioni e Asp le criticità sono state superate: qualche problema rimane a Crotone, Vibo e Reggio».
Altra criticità i “mancanti” cronici, in tutto il territorio nazionale – per mancanza di vetro e di enzimi o altro – ma la Calabria talvolta riesce a fronteggiare e addirittura calmierare; Defilippo cita il caso dell’ibuprofene che sotto Covid non si trovava: «Abbiamo mandato le nostre scorte a nord di Roma», ricorda.
Ma il nodo da superare secondo Defilippo è uno: «Se nella Dpc (distribuzione per conto, ndr) siamo all’avanguardia, e stiamo facendo tanto anche se si potrebbe fare di più, nei ticket non accade lo stesso». Anche in questo caso un esempio da fuori regione: «A Milano ho visto farli in tre minuti alla macchinetta, qui da noi servono tre ore di fila». Come dire che «si ha bisogno di ancora più digitalizzazione negli ospedali, anche per gli anziani che magari possono avvalersi di un tutor. Nel nostro caso i pazienti del Pugliese Ciaccio e dell’ospedale di Lamezia possono fare il ticket da noi, così si abbattono le liste d’attesa e gli anziani non devono muoversi per troppi chilometri».
Un penultimo passaggio, il presidente Federfarma lo dedica di nuovo alla pandemia: «Nel 2022/23 abbiamo vaccinato 120mila persone per il Covid, tra gennaio e febbraio 2024 altre 5mila. Senza fare la fila, anche in questo caso». Infine il ruolo per così dire “sociale” delle 800 farmacie presenti fin nei paesi e nelle frazioni, il che non è semplice in un territorio con la nostra orografia: «Sicuramente – conclude – c’è grande mancanza di medici, penso a Girifalco o ad altri paesi. È in casi come questi che il cliente viene direttamente da noi. In farmacia».
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