Secondo i dati pubblicati sul sito web della Commissione elettorale, l’affluenza alle urne alle elezioni presidenziali in Russia alle 22 ora di Mosca del primo giorno di votazioni è stata del 36,11%. Lo scrive Ria Novosti. Nelle elezioni del 2018, quando le votazioni si svolsero in un giorno, l’affluenza complessiva superò il 67%. I primi seggi elettorali sono stati aperti giovedì alle 23, ora di Mosca, in Kamchatka e Chukotka. Ieri alle 9 si sono aperti i seggi elettorali nella regione più occidentale della Russia, la regione di Kaliningrad. Più di tre milioni di persone hanno già votato a distanza. In totale, circa cinque milioni intendono partecipare alle elezioni in questo modo. Per tre giorni i seggi elettorali saranno aperti fino alle 20 ora locale. La votazione terminerà il 17 marzo. Quattro candidati sono in lizza per la presidenza: Leonid Slutsky, Nikolai Kharitonov, Vladislav Davankov e Vladimir Putin.
Il Moscow Times, che le autorità russe hanno definito «agente straniero», ha riferito che ci sono stati sette casi di schede elettorali deturpate con vernice verde durante il primo giorno delle elezioni presidenziali. Conosciuto come Zelyonka, il colorante in questione è un antisettico con cui molti oppositori sono stati presi di mira negli ultimi dieci anni, ha sottolineato il Moscow Times. Alexsei Navalny, morto in carcere il 16 febbraio, è stato vittima di un attacco di questo tipo nel 2017. Tredici persone sono state arrestate ieri in Russia per aver danneggiato i seggi elettorali, un reato punibile con la reclusione fino a cinque anni, secondo le autorità. La presidente della commissione elettorale, Ella Pamfilova, ha dichiarato che gli autori hanno agito per denaro promesso da «bastardi all’estero» e non erano a conoscenza della pena che rischiavano.
A San Pietroburgo una donna ha lanciato una Molotov sul tetto di una scuola che ospita un seggio elettorale. Gli incidenti più gravi si sono verificati nelle zone dell’Ucraina attualmente sotto il controllo delle forze armate russe. In particolare nella regione di Kherson la Commissione elettorale locale ha denunciato un attacco da parte dei soldati ucraini nelle località di Kakhovka e Brilevka, dove ci sono stati alcuni feriti. Nella città di Shadovsk invece un ordigno è esploso in un bidone della spazzatura davanti a un seggio elettorale. Un morto e tre feriti si registrano anche nella città russa di Belgorod, non lontano dal confine, a causa di un bombardamento ucraino. «Kiev sta attaccando con l’obiettivo di interrompere il voto per le elezioni presidenziali. Questi attacchi nemici non rimarranno impuniti», ha reagito duramente il presidente russo Vladimir Putin. Al leader del Cremlino si è rivolto in modo ironico il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che si è congratulato per la sua «schiacciante vittoria» nelle elezioni. «Nessuna opposizione. Nessuna libertà. Nessuna scelta», ha aggiunto. Nel giorno dell’apertura delle urne la Russia ha lanciato un massiccio attacco missilistico su Odessa. Il bilancio parziale è pesante: almeno 20 morti e oltre 70 feriti fra cui alcuni residenti, un medico e un soccorritore. Secondo la ricostruzione fornita dalle autorità di Kiev un primo missile ha colpito alcune case poi, all’arrivo sul posto delle squadre di emergenza, un secondo missile è atterrato nella stessa area. «Gli assassini russi sentiranno la nostra reazione», ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha parlato di attacco «vile» da parte di quella che ha definito «feccia russa».
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