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L’appello

Catanzaro rivendichi la “sua” stazione ferroviaria

Uno dei tanti errori commessi dall’Amministrazione Comunale di Catanzaro (è a escludersi quella attuale) riguarda la stazione ferroviaria della Città, spostata alla storica posizione del quartiere…

Pubblicato il: 18/03/2024 – 9:01
di Franco Scrima*
Catanzaro rivendichi la “sua” stazione ferroviaria

Uno dei tanti errori commessi dall’Amministrazione Comunale di Catanzaro (è a escludersi quella attuale) riguarda la stazione ferroviaria della Città, spostata alla storica posizione del quartiere Sala a Germaneto, in quell’area nella quale sono stati “relegati” gli edifici sia della Regione che del Policlinico Universitario. Una vera landa desertica partorita dall’intelligenza ed i vecchi amministratori della Città! Quella catastrofica idea ha fatto in modo che chiunque intendesse prendere il treno per andare a Lamezia Terme è costretto a recarsi a Catanzaro Lido. A Germaneto, infatti, i treni diretti a Lamezia o provenienti da quella città si fermano, ma è raro che salgano o scendano passeggeri perché, essendo la stazione priva di biglietteria, bisogna recarsi a Catanzaro Lido per munirsi del “documento di viaggio”. Tanto vale fermarsi e prendere il treno in quella stazione.
Qualcosa di simile accade per i passeggeri diretti a Catanzaro centro: usciti dalla stazione, spesso sono costretti ad attendere per ore l’arrivo di un autobus. E se ciò accade a sera inoltrata non c’è altra soluzione che farsi attendere a un familiare con la macchina. Ma ci potrebbe essere anche il rischio di possibili “incontri indesiderati” visto che la zona è poco illuminata e non è servita neppure da un servizio di taxi.
Stiamo parlando, tanto per intenderci, della stazione ferroviaria “centrale” del capoluogo di Regione il cui vecchio edificio, dal quale si poteva raggiungere il centro città in pochi minuti utilizzando la “funicolare”, è stato chiuso in modo affrettato. Non si sono mai capiti, comunque, i motivi per i quali è stata soppressa la “vecchia” stazione, tanto da realizzarne una (ci venga passato il termine) “misera” in una zona che, forse, in un futuro non certo prossimo, potrà assumere le dimensioni di un “quartiere”. La nuova stazione è, dunque, la classica “Cattedrale nel deserto”.
Intanto, essendo stata abolita la Stazione Centrale della città di Catanzaro, l’unica possibilità rimane quella di Germaneto.
Di chi sia stata l’idea, ma più ancora chi ha dato quel consenso, oggi ha poca importanza: il danno è stato fatto. Si spera, oggi, in una presa d’atto dell’errore commesso e che venga restituita ai catanzaresi la vecchia struttura, rimodernata e ben servita dai mezzi pubblici com’era un tempo.
Poi ci lamentiamo del perché altre città della Calabria ci “surclassino” e si siano “impossessate” di vari uffici; il che in qualsiasi altra regione del Paese non sarebbe stato mai possibile, essendo tutti nella città capoluogo.

*giornalista

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