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Crotone, la vasca anti-alluvioni non si farà. Storia di 25 anni (e 1,7 milioni) persi

L’impianto era stato ideato nel 1997 (finanziato nel 2010 e accantonato nel 2023) per evitare altre tragedie legate al dissesto idrogeologico

Pubblicato il: 18/03/2024 – 17:27
di Gaetano Megna
Crotone, la vasca anti-alluvioni non si farà. Storia di 25 anni (e 1,7 milioni) persi

CROTONE Rescisso il contratto per la costruzione di una vasca di laminazione (nella foto un esempio), che avrebbe dovuto contribuire a ridurre il rischio alluvione per la città di Crotone. La vasca era stata proposta, insieme ad altre, dal piano redatto dal professore Versace dell’Unical nel lontano 1997, in seguito alla drammatica alluvione che, il 14 ottobre di quell’anno, ha provocato ben sei morti nella città pitagorica. Le vasche proposte dal piano Versace, finanziate con un accordo di programma sottoscritto il 25 ottobre del 2010 tra il ministero dell’Ambiente e la Regione erano cinque. L’obiettivo di “mitigare il rischio idrogeologico”. Il progetto prevedeva di allocare le vasche di laminazione nei punti cruciali di convergenza dell’acqua piovana, per lo più fiumare e canaloni. Gli impianti  dovevano servire ad impedire, in caso di piogge abbondanti, che l’acqua potesse avere un effetto bomba per la città, evitando così quello che si era verificato il 14 ottobre del 1997. Alcune delle vasche sono state costruire e all’appello mancava quella prevista sul torrente Papaniciaro.
La gara di appalto per la costruzione di questa vasca, che proponeva  un impegno di spesa di 1.700.000 euro, era stata vinta ed aggiudicata all’impresa Essebi costruzioni di Salvatore Baffa. 
Il commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nel territorio della regione Calabria, Giuseppe Nardi, si è pronunciato ed ha accolto la richiesta di rescissione del contratto avanzata il 26 ottobre del 2023 dalla società Essebi costruzioni. La vasca molto probabilmente non si costruirà più e i finanziamenti assegnati potrebbero tornare al mittente. La città di Crotone potrebbe, quindi, perdere un cospicuo finanziamento per la realizzazione di un’opera ritenuta fondamentale per la sua messa in sicurezza. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere di opposizione Enrico Pedace (gruppo ConSenso) che ha proposto di spostare i finanziamenti della vasca di laminazione ad interventi di messa in sicurezza del quartiere periferico Papanice, dove sussiste una situazione di rischio idrogeologico elevato.

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