COSENZA «Essendo tra chi, da più tempo e in ogni sede, promuove il processo costitutivo della città unica, oggetto anche del programma elettorale delle scorse amministrative, che non si fermi soltanto alle municipalità fin qui individuate, non posso che esprimere interesse e apprezzamento per la nuova posizione espressa dal Pd nei giorni scorsi, che sembra un’apertura al confronto serio e responsabile, su quello che potrà essere il futuro dell’area urbana e dei suoi molti driver di sviluppo.
A leggere le parole del direttivo di circolo, come quelle del suo segretario provinciale, sembra finalmente tramontata la stagione degli anatemi, sostituita da uno sforzo per centrare l’obiettivo e consentire una procedura più partecipata, senza la solita presunzione di fare camminare la società civile sotto gli ordini di un potere autocratico utilizzando le carte bollate a discapito della politica». A dirlo, in una nota, Bianca Rende
Consigliera comunale Cosenza. «Il documento è un passo avanti verso la comunità altrimenti “invisibile” rendendola determinante con un referendum non solo consultivo, salva poi la competenza autonoma della Regione di prendere atto dei risultati e di modificare o meno la procedura finora seguita senza perdere di vista l’obiettivo prioritario di una crescita urbana e istituzionale nell’area. Finalmente acquisita mi pare la consapevolezza che il ruolo dei grandi partiti democratici, liberali e socialisti, sia adesso quello di dialogare prima di decidere cogliendo “l’attimo fuggente”», aggiunge Rende. «Penso sia il tempo che le parti non solo istituzionali, ma anche politiche si incontrino, per passare all’operatività di quel primo tavolo bypartisan, già costruito con l’iniziativa del gruppo che guido, agli albori del processo legislativo regionale. Senza enfasi o retorica, ma con la piena consapevolezza della responsabilità che ci investe, davanti ad una forte crisi della rappresentanza elettiva, penso che sia questo il tempo di spogliarsi degli interessi e logiche partitiche e dalla loro comprensibile ansia elettorale, per individuare insieme un percorso costituivo a tappe forzate, che rispetti i canoni della partecipazione e porti all’unanimità politica sul risultato da raggiungere, che rimane la costruzione di una più autorevole rappresentanza della città, per cui ciascuno possa trovare nuove condizioni indotte di benessere e nuove migliori opportunità di crescita e di lavoro», conclude.
(redazione@corrierecal.it)
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