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L’ANALISI

Prevenzione dei tumori, Bellantone: «In Calabria dati allarmanti, è il momento di decisioni straordinarie»

Il presidente dell’ISS propone di creare un centro regionale di eccellenza: «Sono dati che preoccupano e fanno riflettere»

Pubblicato il: 18/03/2024 – 9:01
Prevenzione dei tumori, Bellantone: «In Calabria dati allarmanti, è il momento di decisioni straordinarie»

In Calabria dati negativi per i tumori per i quali la prevenzione è fondamentale, come quello della mammella e del retto. «Per la mammella a fronte di una riduzione nazionale della mortalità del 15-20%, in Calabria si ha un innalzamento di oltre il 20% con punte molto preoccupanti nelle province di Vibo Valentia e Crotone. Analogamente per quanto riguarda il cancro del retto, a fronte di una riduzione nazionale di circa il 20% della mortalità, in Calabria ci fermiamo a un misero 5%». Lo ha spiegato nel corso di Buongiorno Regione Calabria Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Sotto la guida di Bellantone, specialista originario di Villa San Giovanni, l’Istituto Superiore di Sanità ha creato un gruppo di lavoro che si è occupato di studiare gli andamenti di mortalità legati ai tumori nelle regioni italiane.

Scarsa partecipazione agli screening

«Sono dati che veramente preoccupano e fanno riflettere», ha spiegato Bellantone che ha parlato di una scarsa partecipazione della popolazione agli screening: «Il cancro è una malattia multifattoriale, ma indubbiamente in particolare in questi due tipi di tumore si nota una grave carenza della partecipazione agli screening. Si pensi che per il tumore alla mammella soltanto una donna su dieci partecipa agli screening regionali. Il tumore alla mammella oggi ha una sopravvivenza che raggiunge anche il 90% nei casi presi in tempo».

La proposta: creare un centro regionale di eccellenza

Bellantone ha poi lanciato l’idea di creare un unico polo di eccellenza in Calabria dove concentrare e attirare medici anche attraverso incentivi di carriera e di stipendio: quello della sanità in Calabria «è un problema cronico, e di fronte a una situazione così gravemente compromessa ci vogliono soluzioni straordinarie. Una soluzione straordinaria di cui c’è stato un esempio molto virtuoso in Sicilia sarebbe quella di creare un centro regionale di eccellenza dove si dessero incentivi di carriera e stipendiali al personale sanitario, che richiami tutte le migliori forze calabresi e perché no, anche dal resto dell’Italia. Mi riferisco a qualcosa che affronti i tumori più rari, come quello del pancreas, ma anche quelli più frequenti, mammella e colon retto, diventando anche un centro di aggregazione per quanto riguarda la politica sanitaria oncologica, e quindi gli screening. Potrebbe anche iniziare l’era dei trapianti in Calabria, come quelli del fegato e del cuore. Insomma – conclude Bellantone – è arrivato il momento di decisioni straordinarie, di sedersi tutti attorno a un tavolo e cercare di creare quello che potrebbe essere un centro aggregante e trainante per tutta la sanità calabrese». (redazione@corrierecal.it)

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