CROTONE «Chiediamo che i fermi amministrativi alle navi delle Ong siano bloccati perché la gente nel Mediterraneo sta morendo per questa procedura assurda del governo italiano». Lo ha detto Laura Gorriahn, presidente di Sos Humanity, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a bordo della nave Humanity 1 per la quale il Tribunale di Crotone, ieri, ha sospeso il decreto di fermo emesso il 4 marzo dalle autorità italiane.
«Siamo contenti della decisione del giudice di Crotone – ha aggiunto – con la speranza che sia un precedente per altri casi. La stortura in questa vicenda è non poter provare le nostre ragioni in tempi più rapidi per tornare a salvare le persone in mare. I fermi amministrativi voluti dal governo italiano per la nostra nave e per quelle delle altre Ong hanno fermato l’attività di soccorso per un totale di 100 giorni ed abbiamo visto, proprio negli ultimi giorni, il caso denunciato dalla Ocean Viking con i 60 morti perché non c’era alcuno a prestare soccorso. Anche il giudice di Crotone ha riconosciuto che a causa del nostro fermo c’è stata la compromissione dello svolgimento di indifferibili attività di carattere umanitario. Speriamo che decisioni come quella del Tribunale di Crotone possano spingere a dichiarare illegittimo decreto Piantedosi perché prestare assistenza non è un crimine ma un dovere».
La presidente di Sos Humanity ha esposto una serie di richieste ai governi europei: «Chiediamo di smettere di finanziare la cosiddetta Guardia costiera libica che che non segue la legge dei soccorso in mare. Il loro centro di coordinamento non si occupa di soccorso ma mette in pericolo le vite. Chiediamo al governo italiano di smettere di fornire attrezzature e navi alla Guardia costiera libica visto che, proprio da una motovedetta che l’estate scorsa l’Italia ha donato alla Libia sono arrivati gli uomini che hanno sparato contro di noi il 2 marzo mentre soccorrevamo 77 persone». A proposito del decreto Piantedosi, Laura Gorriahn ha affermato che «c’è una petizione in corso contro questo decreto presentata con altre Ong alla Commissione europea per chiedere di renderlo illegale. Abbiamo avuto molta solidarietà dai partiti politici nel Parlamento europeo ma nessun endorsement chiaro. Noi proponiamo un programma comunitario soccorso in mare come fu Mare Nostrum». La nave Humanity 1 dopo la sospensione del fermo riprenderà il mare domani.
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