REGGIO Come anticipato ieri dal Corriere della Calabria, oggi è stato compiuto un importante step nel processo che dovrebbe portare alla nascita della “Grande Cosenza” attraverso la fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. La prima commissione “Affari istituzionali” del Consiglio regionale ha approvato la proposta di provvedimento amministrativo che dà mandato al presidente della Regione di indire il referendum consultivo previsto dalla legislazione vigente sulla fusione dei Comuni: a votare sì la maggioranza di centrodestra mentre il Pd ha espresso voto contrario. La proposta ora passa all’approvazione del Consiglio regionale per l’ultimo passaggio prima dello svolgimento del referendum, che potrebbe tenersi dopo le elezioni europee: la data prevista per la nascita della “Grande Cosenza” è febbraio 2025.
Serrato il dibattito odierno in prima Commissione. Secondo quanto riporta il resoconto di seduta, la presidente della “Prima” Luciana De Francesco (FdI), una dei firmatari della proposta di legge sulla fusione, ha parlato di «un percorso importante che ha visto la partecipazione ampia dei soggetti interessati e di tutti coloro che ne hanno fatto esplicita richiesta, uno studio di fattibilità, il rispetto del dettato costituzionale e delle leggi». Parole di apprezzamento per la proposta anche dagli altri consiglieri della maggioranza di centrodestra presenti alla seduta, Giuseppe Mattiani e Pietro Raso della Lega, che hanno parlato di proposta che porterà benefici ai territori interessati. Critiche invece dai banchi dell’opposizione. Il capogruppo del Misto Antonio Lo Schiavo ha espresso «perplessità non sul merito della fusione, ma sulle regole che porteranno alla stessa, sul merito del referendum e sul principio che un Comune possa avviare un processo di fusione a dispetto dei comuni piccoli». Secco il no del Pd, espresso dal consigliere regionale Giovanni Muraca, che ha annunciato il voto contrario del gruppo democrat «per il metodo usato e per il convincimento che un’iniziativa di questa portata debba partire dal basso». A esultare invece è stato Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), primo firmatario della proposta di fusione: «Ringrazio anche i consiglieri di minoranza che, in fondo, condividono il merito della proposta. Si registra un aumento dei contributi straordinari a favore della fusione. Esisteva una proposta, già nel 2005, di un consigliere che oggi ha rappresentanti in seno al comune di Cosenza. Il metodo usato – ha concluso Caputo – è il metodo della concretezza, non ritengo impossibile che in seguito si possa lavorare su una legge regionale di riorganizzazione del processo di fusione».
Questo il testo della risoluzione: «I quesiti da sottoporre alle popolazioni interessate deve contenere, nella medesima scheda elettorale, distinte domande e va formulato nei seguenti termini: 1) Volete voi che sia approvata la proposta di legge n. 177/XII e che sia istituito un nuovo comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero? 2) Quali delle seguenti denominazioni volete che assuma il nuovo comune derivante dalla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero? a) Cosenza, b) Cosenza Rende Castrolibero, c) Nuova Cosenza». (a. cant.)
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