ROMA «Mi si dice di parlare con Orban e con Salvini per chiarire il sostegno all’Ucraina. In entrambi i casi contano le decisioni e i voti. Il governo italiano ha una posizione chiara e in Ue» tra le altre cose «siamo riusciti a garantire la revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l’Ucraina per i prossimi 4 anni». «Quando io parlo con le persone con cui ho buoni rapporti porto a casa dei risultati». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in replica alla Camera. Meloni si è quindi rivolta ai parlamentari del Pd esortandoli a fare lo stesso con il M5s sull’Ucraina.
«In alcuni casi quando io parlo con persone con cui ho buoni rapporti – e non avevo bisogno di farlo con il ministro Salvini – è possibile che io porti a casa dei risultati, se voi provate a parlare con i vostri alleati del M5s e fate questo miracolo l’Ucraina vi sarà grata», ha detto Meloni rivolta ai dem in Aula.
«Rispondo» al deputato del Pd Piero De Luca: «mi pare ci sia una questione maggiore nel famoso campo largo. Non parlo solo della posizione molto chiara e cristallina del M5s, ma anche dell’ambiguità di che spiega a noi cosa dobbiamo fare e poi si astiene sull’invio delle armi all’Ucraina».
«Al collega Provenzano», del Pd, «voglio dire: fermo restando che si sa che secondo me si deve parlare con tutti, c’è differenza fra Abdel Fattah al-Sisi e Valdimir Putin. Putin ha invaso una nazione vicina: è la ragione per cui stiamo cercando di dare una mano all’Ucraina».
«Putin durante il G20 sosteneva una tesi del tipo: noi vorremmo la pace ma non la vogliono gli altri e gli ho risposto: è molto facile, ritiri le truppe è avrà la pace come lei ha voluto la guerra». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la replica alla Camera. «Per questo – ha concluso – continuo a ritenere che quello che stiamo facendo è propedeutico a una pace a meno che non si intenda l’idea che è meglio vivo sotto una vita dura» ma «su questo non sono d’accordo, è una posizione che fa strali di secoli di storia europea».
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni accusa di «ambiguità» le opposizioni anche sull’invio delle armi in Ucraina e dal Pd parte un coro di proteste. Alcuni deputati si alzano in piedi e gridano «non è vero!». Ma lei va avanti alzando la voce e rivendicando «la chiarezza» da parte del suo governo sui vari temi di politica estera che riguardano le guerre in corso. Ma per coprire le voci del centrosinistra tutti i parlamentari del centrodestra si sono alzati in piedi battendo a lungo le mani.
«Permettetemi – ha detto sempre Meloni – di unirmi al ricordo di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Ricorrono i 30 anni dall’agguato che ha spezzato le loro vite. Ilaria Alpi è una delle donne che ho citato nel mio discorso di insediamento alle Camere, il suo coraggio è il coraggio delle donne italiane e a lei dobbiamo essere tutti grati, in particolare le donne».
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