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La trincea per Decaro e gli orizzonti elettorali: il rinnovato slancio del “partito dei sindaci”

Il “caso Bari”, con la difesa del sindaco pugliese, conferma la sintonia tra Fiorita, Falcomatà e Caruso. Sullo sfondo le Europee e anche le Regionali

Pubblicato il: 21/03/2024 – 15:43
La trincea per Decaro e gli orizzonti elettorali: il rinnovato slancio del “partito dei sindaci”

CATANZARO Hanno la casacca di un partito, o comunque sono civici ma rappresentano un’area politica ben delineata e precisa, e però sono sostanzialmente autonomi, e sono al centro del dibattito. Da tempo in Calabria secondo diversi analisti sta prendendo piede e forma una sorta di “partito dei sindaci” o anche di centrosinistra “parallelo” a quello quasi formalmente circoscritto, e anche le cronache delle ultime ore sembrano andare in questa direzione. E’ ovviamente solo una tendenza, una dinamica, che i protagonisti smentiscono a parole ma che nei fatti si sta però sempre più configurando. L’ultimo fil rouge che li unisce è la vicenda che ha coinvolto il loro collega più rappresentativo in Italia, al punto da essere il presidente dell’Anci nazionale, Antonio Decaro, sindaco di Bari sulla cui amministrazione ora pende una commissione d’accesso antimafia disposta dalla prefettura del capoluogo pugliese, evidentemente in raccordo con il Viminale guidato dal ministro Matteo Piantedosi, punta avanzata del governo nazionale di centrodestra. Con Decaro si sono subito schierati – in rigoroso ordine di tempo e di invio delle relative note alle redazioni – il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso e il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, che, sia pure con motivazioni e parole diverse, hanno espresso solidarietà al collega, che è uno dei big del Pd, tra l’altro “superpapabile” candidato alle Europee nel collegio Sud, quello che comprende anche la Calabria. Sono del resto risaputi, e soprattutto fortissimi e strettissimi i rapporti tra Decaro e i tre sindaci di cui sopra, primi cittadini dei centri più importanti della Calabria.

Il test delle Europee e l’orizzonte delle Regionali

A metà dicembre, su input di Fiorita, i sindaci hanno anche tenuto un’iniziativa pubblica a Catanzaro contro l’autonomia differenziata impreziosita proprio dalla presenza di Decaro (nella foto in copertina). Una delle tante iniziative che hanno visto accomunati Fiorita, Falcomatà e Caruso, già in sintonia su alcuni delicati e dirimenti dossier calabresi come la difesa dell’Anci regionale dalle incursioni del centrodestra, l’ambiente, la difesa dei sindaci da un preteso “assalto” del governatore calabrese Roberto Occhiuto in tema di depurazione, il no all’autonomia differenziata e il no al Ponte sullo Stretto, temi cui quali i tre sindaci hanno anche posizionato diversi loro colleghi nella regione. Dei tre, due – Falcomatà, con il Pd e Caruso, con il Psi – hanno anche una tessera di partito, Fiorita è più civico ma intanto è stato il primo candidato sindaco di centrosinistra a sperimentare il campo largo Pd-M5S-sigle civiche (anche se ora guida a Catanzaro una Giunta annacquata da contributi di centro-centrodestra). In più, i tre hanno, con il partito azionista di maggioranza del centrosinistra, il Pd, un rapporto ondivago e comunque complicato: questo vale anche per Falcomatà, come si ricorderà ai tempi della formazione della sua ultima Giunta, nata dopo interlocuzioni anche aspre con la dirigenza democrat. I bene informati sostengono che con Decaro l’asse che già c’è diventerebbe ancora più saldo con la discesa in campo del sindaco di Bari alle Europee, una discesa in campo che a questo punto avrebbe motivazioni ancora più forti. E sempre i bene informati sostengono che questa sorta di “partito dei sindaci” in Calabria starebbe già occupando gli spazi lasciati scoperti da un centrosinistra ancora piuttosto fragile a livello regionale e avrebbe come orizzonte le future Regionali e soprattutto la candidatura alla presidenza, mira nemmeno tanto segreta dei “magnifici 3” (soprattutto di Falcomatà, che secondo fonti accreditate avrebbe evocato la prospettiva in una recente riunione “riservata” con le sue due maggioranze reggine). Quanto questi scenari descritti dagli analisti (ma desumibili anche da qualche fatto reale) poi si concretizzeranno davvero lo potrà dire solo il tempo, ma intanto le “prove generali” sono in atto da tempo e le Europee potrebbero essere un primo test.  (a. cant.)

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