COSENZA «Da socialisti siamo sempre a sostegno di ogni azione che la magistratura fa per fare chiarezza su ogni argomento ma allo stesso modo contestiamo l’azione che politicamente viene organizzata da parte del governo contro un amministratore
di assoluta e integerrima rappresentanza». Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi arriva a Cosenza per partecipare insieme a vertici del Pd ed all’ex ministro Andrea Orlando ad un dibattito a più voci sull’Europa e la Calabria. L’occasione però è ghiotta per esprimere vicinanza al sindaco di Bari, Antonio Decaro e alla decisione del ministro Piantedosi di inviare la Commissione d’accesso al Comune pugliese.
L’attenzione poi si sposta sull’autonomia differenziata. «Avete un governatore della Regione silente rispetto a questa azione che toglie al Sud la centralità, toglie risorse, e lo fa soltanto per pagare la sua appartenenza politica al governo nazionale». «Non si governa così una regione del Sud – ha poi aggiunto Maraio – e soprattutto problematica come la Calabria, che ha però tantissime potenzialità che questo governo regionale non sta valorizzando al meglio. Noi siamo contro l’autonomia differenziate e lo diremmo altrettanto con nettezza anche se fosse a proporre il governo di centro sinistra».
Maraio, ai nostri microfoni, poi manda un messaggio al governo regionale di centrodestra con un appunto sui «metodi» scelti per «imporre dall’alto» la fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. «C’è la possibilità di accettare questa fusione ma non con i modi imposti alla Regione. Noi i comuni li dobbiamo preservare, Franz Caruso nel suo programma elettorale aveva sostenuto l’idea di unire i comuni per rendere maggiori servizi alle persone, però se le modalità sono quelle indicate dalla Regione non ci convince». Perché? «Senza consultazione, senza coinvolgimento delle amministrazioni, dei cittadini andiamo in una strada sbagliata che sicuramente non ci può vedere favorevoli».
«Parlare di Cosenza per il partito socialista italiano, significa parlare della Sorbona, significa andare in un territorio nel quale si respira aria socialista e mi fa piacere dire, non soltanto che abbiamo lavorato con forza per l’elezione di Franz Caruso, ma oggi a distanza di qualche anno da quell’elezione possiamo dire che avevamo ragione», confessa soddisfatto Maraio. «Abbiamo un’idea di città nuova, una città che comincia a respirare a rilanciarsi e inizia ad offrire servizi in maniera più seria, a differenza della Cosenza che noi ricordiamo guidata dal centrodestra e che contestavamo in campagna elettorale». (f.b.)
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