VIBO VALENTIA Un giovane di cui si sarebbero perse le tracce attorno al 2008, presumibilmente un cittadino rumeno che lavorava da queste parti, nelle campagne di Filandari, nel Vibonese. Sono i primi dettagli, snocciolati dal procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, ai microfoni del Corriere della Calabria e che riguardano il caso di “lupara bianca” nelle zone rurali non troppo distanti dalla Sp17. A portare gli investigatori proprio in questo luogo sarebbero state delle «dichiarazioni», senza spiegare ovviamente da parte di chi. Gli scavi serviranno, ora, per scoprire gli eventuali resti del cadavere.
«Abbiamo motivo di ritenere che i resti possano essere qua, pensiamo dalle risultanze investigative che sia stata uccisa e possa essere stata poi sotterrata da queste parti», ha spiegato il procuratore. Per questo «abbiamo chiesto l’ausilio dei reparti speciali del RIS e vediamo se oggi riusciamo ad individuare i resti». Secondo il racconto del procuratore di Vibo, dunque, «è un caso di “lupara bianca”, di uno straniero che lavorava da queste parti ad un certo punto. Ci sono lupare bianche anche di persone che non si conoscono e che sono un po’ dimenticate». Il contesto sarebbe privato «non è di criminalità organizzata e per ragioni, diciamo, di scontri potrebbe essere stato ucciso diversi anni fa e poi non è stato più ritrovato il corpo».
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