CATANZARO «Stiamo lavorando per rendere il servizio idrico calabrese sostenibile. La sostenibilità economica ed ambientale non è un esercizio retorico, vuol dire mettere in campo azioni per ridurre sprechi, prelievi abusivi dalla rete e usi impropri, e poi contrastare la morosità, in alcuni comuni a livelli record, un punto questo cruciale perché i costi del servizio devono essere coperti dalla tariffa». Ricorre oggi la Giornata Mondiale dell’Acqua indetta nel 1993 dalle Nazione Unite e con Cataldo Calabretta, amministratore unico della Sorical, facciamo un punto su quanto è stato fatto in Calabria e sul lavoro che attende la società della Regione nei prossimi mesi. «Se sulla gestione delle risorse idriche oggi possiamo guardare al futuro con più serenità – constata Calabretta – lo dobbiamo al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che ha voluto imprimere una forte accelerazione ad una riforma rimasta solo sulla carta per molti anni, precludendoci di accedere ai fondi nazionali ed europei»
«Oggi siamo nelle condizioni giuridiche di partecipare ai bandi europei, lo abbiamo già fatto con esito positivo. Il resto della riforma va completata, in particolare nella parte che prevede l’ingresso dei Comuni nel capitale sociale di Sorical per esercitare il controllo analogo e vanno completati gli organi di Arrical».
«La società sta lavorando per colmare un vuoto tecnico ed amministrativo. L’inefficienza delle gestioni dei comuni, salvo pochi casi, ci lascia in eredità infrastrutture idriche obsolete, zone dove l’acqua non arriva perché le opere sono state costruite male e presentano rotture continue, comunità che non hanno l’accesso all’acqua tutto il giorno, anagrafica degli utenti non attendibile, contatori malfunzionanti, allacci abusivi alla rete».
«Il lavoro che bisogna fare è importante ma non ci scoraggiamo, anzi con le risorse programmate dalla Regione, dallo Stato e dall’Unione Europea contiamo di poter dare nei prossimi anni risultati concreti e garantire per il futuro l’accesso all’acqua potabile».
«Non appena subentreremo nelle gestioni. A Reggio siamo avanti, entro giugno acquisiremo molti comuni del crotonese e a seguire la città di Lamezia».
«La tempista dipenderà dallo stato in cui troveremo le infrastrutture e dalla celerità con cui verranno messi a terra gli investimenti in corso da parte della Regione Calabria dell’ingegnerizzazione delle reti».
«Quello studio dice anche che i cittadini non hanno contezza dei costi per la poca trasparenza delle bollette e non sanno chi è il gestore. Oggi ogni Comune ha una tariffa, entro pochi anni avremo una tariffa unica in tutta la Calabria e Sorical gestirà tutto il ciclo integrato».
«C’è un enorme gap tecnologico e organizzativo rispetto al resto d’Italia. Abbiamo iniziato a digitalizzare la rete idrica a Reggio Calabria con misuratori che in tempo reale ci dicono come funziona la rete e dove ci sono guasti. Stiamo facendo una campagna di installazione di misuratori digitali che consentirà ai cittadini di sapere in tempo reale il livello dei consumi a pagare l’acqua realmente consumata. Inoltre ci siamo dotati di un piano d’azione per il controllo della qualità dell’acqua che prevede il potenziamento del nostro laboratorio di analisi interno. Si tratta di un’azione di trasparenza necessaria che aumenterà la qualità del servizio erogato ai cittadini che a loro volta hanno il dovere di pagare le bollette. E’ noto che la Calabria ha un livello di servizio di bassa qualità anche a causa dell’alta morosità, che in alcuni contesti supera il 90%. Ciò è intollerabile».
«Insieme ad Arrical e Regione stiamo avviando una discussione pubblica sul tema dell’acqua potabile e sul nostro piano d’azione per ridurre le perdite, i disservizi e rendere sostenibile il servizio idrico. In questa prima fase stiamo dialogando con i sindaci perché i Comuni, da clienti di Sorical, stanno per diventarne azionisti e quindi decisori delle scelte. Abbiamo iniziato nei giorni scorsi incontrando i sindaci della Locride, lo faremo presto anche negli altri distretti operativi. Quando sarà il momento di aprire i cantieri faremo iniziative pubbliche per illustrare ai cittadini i benefici che avranno da questi investimenti». (redazione@corrierecal.it)
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