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Crotone, ecco lo Zauli “ter”: «Se dite che con me i calciatori fanno quello che vogliono, mi offendete»

Il ritorno del tecnico romano: «Qui ho fatto 41 panchine e 8 sconfitte». Il dg Vrenna: «Basta critiche»

Pubblicato il: 22/03/2024 – 17:46
Crotone, ecco lo Zauli “ter”: «Se dite che con me i calciatori fanno quello che vogliono, mi offendete»

Qualcuno lo ha definito ironicamente lo Zauli “ter”. Effettivamente, la stagione dell’allenatore romano sulla panchina del Crotone può essere definita a dir poco avventurosa e per certi versi unica. Un primo esonero a ottobre, poi rientrato grazie alla presa di posizione della squadra che ha chiesto alla società di tornare sui suoi passi, un secondo esonero nel febbraio scorso (stavolta senza passi indietro) a cui è seguita la breve e disastrosa parentesi Silvio Baldini (3 punti in 5 partite), e oggi rieccolo alla guida della squadra rossoblù. L’auguro, a questo punto, è che sia fino alla fine del torneo.
Oggi Zauli si è ripresentato di fronte ai cronisti per riprendere il suo cammino. Insieme a lui c’era il direttore generale Raffaele Vrenna. Quest’ultimo, prima di lasciare la parola all’allenatore, ha ringraziato Baldini definendolo una «persona vera, come poche nel mondo del calcio». Anche se poi ha sottolineato di essere «veramente contento del ritorno del mister (Zauli, ndr)». «Ci sono molti problemi che al di là di società e squadra vanno affrontati – ha detto ancora Vrenna –. È stata attaccata sempre la società, ma questa società solo due uomini l’hanno resa storica, Raffaele e Giovanni Vrenna, e il Raffaele di cui parlo non sono io. Io sono un contorno degli ultimi dieci anni che ha dato un grande contributo. Quello che voglio dire è che deve finire questo sport alla critica, negli ultimi otto anni il Crotone ha disputato tre stagioni di serie A, quattro di B e una di C. Ci sono state due retrocessioni di fila in cui io non ero presente nelle scelte societarie. Non ero proprio in città».
Vrenna ha parlato delle scarse presenze allo stadio durante alcune partite, come lo scontro diretto contro la Juve Stabia (397 paganti), Catania (321), Potenza (380), Foggia (426) Benevento (547) e Avellino (626), fino al Francavilla (94 paganti). Sento sempre critiche e l’anno scorso siamo arrivati secondi con 86 punti che non sono bastati perché abbiamo trovato una squadra più forte di noi che ne ha fatti 96. Anche quando uno cerca di impegnarsi per portare il meglio in questa città, c’è un attacco continuo alla società, alla squadra, all’allenatore. Secondo me si è perso il romanticismo di questo sport, la sua essenza. Non c’è la voglia di vedere il percorso. La critica deve essere costruttiva, qui non c’è unità d’intenti. Non riusciamo ad essere una città unita. Forse questa piazza è stata abituata troppo bene, ma Crotone è una realtà piccola. Serve pazienza, vogliamo costruire insieme qualcosa di importante o ci buttiamo fango addosso?».

Zauli: «A Crotone ho perso solo 8 partite»

Dopo Vrenna è toccato a Zauli dire la sua: «Sono di nuovo qua – ha affermato – e sono concentrato sulle prossime sei partite a conquistare un gruppo per conquistare una zona playoff per poi giocarcela. Abbiamo visto l’anno scorso quanto i playoff possano essere imprevedibili. Oggi su questa squadra nessuno scommetterebbe un euro, io invece, sarò un pazzo, ma sull’orgoglio di questi ragazzi ci credo. Ma non sono un pazzo, perché siamo stati a sei punti dal primo posto, le qualità le vedo. Sono cosciente delle difficoltà delle ultime partite e non parlo solo della gestione di mister Baldini. Leggo tante cose, vi ho ascoltato anche quando ero a casa visto che questo era il mio posto di lavoro e non mi va che si pensi che io sono qui perché sono amico dei giocatori. Io ho 53 anni, non posso avere amici di 20-25 anni di età. Cerco solo di conquistare le persone e probabilmente dall’altra parte questo è apprezzato. A Crotone ho fatto 41 panchine e 8 sconfitte che diventano 10 con i supplementari a Cremona e i rigori in Coppa Italia a Catania. Mi sembra uno score di una persona che sta cercando di fare il massimo. Io cerco di creare dei rapporti con la squadra, poi se volete scrivere che loro vogliono stare con me perché io gli faccio fare quello che vogliono, mi offendete». (f.v.)

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