REGGIO CALABRIA È stato estradato in Italia Vincenzo Pasquino, di 33 anni, detenuto in Brasile dal 2021, anno in cui fu arrestato in un residence di Joao Pessoa dalla polizia federale del Paese sudamericano e dai carabinieri del Ros, dopo un periodo di latitanza, mentre era in compagnia del boss della ‘ndrangheta e narcotrafficante Rocco Morabito, di Africo. L’estradizione è stata eseguita dalla Polizia federale del Brasile, che ha consegnato Pasquino al Servizio di cooperazione internazionale di polizia. L’arrivo in Italia è stato possibile grazie alla collaborazione tra organi diplomatici e giudiziari italiani e brasiliani, con il coordinamento della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Pasquino era ricercato dalla Dda di Torino per una condanna definitiva a 17 anni di reclusione per traffico di droga ed è coinvolto, inoltre, nell’inchiesta “Eureka” della Dda di Reggio Calabria su un presunto narcotraffico internazionale. Secondo quanto è emerso dall’inchiesta della Dda reggina, coordinata dal Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, e dal Procuratore aggiunto, Giuseppe Lombardo, «Pasquino avrebbe rappresentato l’articolazione in Brasile della cosca di ‘ndrangheta dei Nirta di San Luca». La Dda di Reggio Calabria, di recente, ha chiesto il rinvio a giudizio di Pasquino in quanto, secondo quanto é detto nel capo d’imputazione che gli viene contestato, «nel periodo di latitanza in Brasile ha mantenuto i contatti con i fornitori della cocaina in Sudamerica, stabilito nuovi canali di approvvigionamento ed organizzato le importazioni in Italia».
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