COSENZA L’Università della Calabria conferirà la Laurea Magistrale “honoris causa” in Ingegneria Informatica al professor Moshe Vardi, attualmente university professor presso la Rice University di Houston, Texas (Stati Uniti). La proposta, promossa dal Dipartimento di Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica (Dimes) e deliberata dal Senato accademico dell’Unical, è stata approvata dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. La cerimonia di conferimento avrà luogo nel prossimo mese di maggio. «Grazie ai fondamentali contributi scientifici forniti nel corso della sua lunga carriera, il professor Vardi è universalmente riconosciuto come uno dei massimi esperti mondiali di logica computazionale, intelligenza artificiale e basi di dati, ha rivestito ruoli di primissimo piano nel panorama scientifico internazionale ed è stato insignito di numerosi e prestigiosi riconoscimenti accademici in tutto il mondo», si legge in una nota. Il professor Vardi è inoltre ben noto nella comunità internazionale «per le sue acute analisi sull’impatto delle moderne tecnologie digitali sulla società cui si collega un vasto ed encomiabile impegno di divulgazione su tale importantissima tematica». Di tutto ciò si ritrova traccia nella motivazione della proposta approvata all’unanimità dal Consiglio di Dipartimento Dimes. “L’attività di ricerca del prof. Vardi, lunga in durata, ampia per la diversità dei temi trattati e letteralmente pregna di proposizioni di idee originali e innovative – si legge nel testo – ha avuto una rilevantissima e assai benefica influenza sullo sviluppo della ricerca in informatica negli ultimi trent’anni…”.Nella motivazione si sottolinea inoltre “l’importanza dell’attività che Moshe Vardi ha svolto e continua a svolgere, con grandissimo rigore etico, di analisi critica dell’impatto delle tecnologie e del loro governo sullo sviluppo della nostra società e l’opera di divulgazione, scrupolosa e attenta, che a questa analisi ha inteso accompagnare. La sua attività ha travalicato i confini del tradizionale ambito scientifico in cui si è collocata la sua ricerca, influenzando aree diverse del sapere e indicando nuovi percorsi di lettura di fenomeni ad alto impatto sociale”.
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