CATANZARO E’ stato ricordato a Catanzaro Giovanni Vercillo, uno dei calabresi vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine computo a Roma 80 anni fa dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella. A ricordare Vercillo, nella strada del capoluogo che porta il suo nome, l’amministrazione comunale e l’Anpi. Vercillo era un funzionario della Corte dei Conti e militante nel gruppo Fossi del Fronte militare clandestino di resistenza: quando fu ucciso alle Fosse Ardeatine aveva 36 anni. Secondo il presidente dell’Anpi territoriale Mario Vallone “è necessario ricordare tutto ciò che di orrore c’è stato in quel periodo di dittatura nazifascista, perché purtroppo c’è la tendenza accentuata a dimenticare e anche in una giornata come questa i quotidiani probabilmente impegnati sulle vicende internazionali hanno dato scarsissimo spazio agli 80 anni dalla strage. Noi come associazione partigiana abbiamo l’obbligo morale e politico di non disperdere la memoria. lo facciamo da anni, continueremo a farlo, ci prepariamo per un grande 25 aprile all’insegna dell’antifascismo, della democrazia, dei valori della libertà, della difesa della Costituzione, ma soprattutto quest’anno – ha concluso Vallone – deve essere un impegno straordinario per chiedere in cessate il fuoco, basta le guerre perché c’è una spirale di violenza che ha cancellato totalmente l’idea di umanità. A sua volta, Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro ha osservato: “Abbiamo il dovere di ricordare un nostro concittadino, Giovanni Vercillo, come il partigiano Manente, scomparso nei giorni scorsi. Abbiamo l’obbligo morale di tenere vivo il ricordo affinché i valori dell’antifascismo siano sempre vivi nella nostra comunità, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, un periodo storico di guerra, di attentati, di massacri e di genocidi di popoli, abbiamo. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione contro tutti i fascismi vecchi e nuovi, perché – ha aggiunto Bosco – i fascismi si nascondono facilmente dietro false democrazie”.
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