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la delibera

Campo rom a Lamezia, una cabina di regia per «superare il degrado» a Scordovillo

Coinvolti i dipartimenti “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, “Salute e Welfare”, “Ambiente e Territorio”. Entro 30 giorni una scheda progettuale

Pubblicato il: 26/03/2024 – 16:38
di Giorgio Curcio
Campo rom a Lamezia, una cabina di regia per «superare il degrado» a Scordovillo

LAMEZIA TERME La Regione Calabria muove un altro passo in avanti verso la risoluzione dell’emergenza rom nel campo di Scordovillo a Lamezia Terme. Ieri, infatti, c’è stata una nuova riunione di Giunta dove su , su proposta del presidente Roberto Occhiuto, è stato deliberato l’atto di indirizzo per il superamento delle condizioni di degrado dell’insediamento lametino.

La delibera

Una riunione preceduta, già da diverse settimane, da un numero sempre più frequente di incontri, con una collaborazione tra istituzioni sempre più forte. Ora la delibera di indirizzo di ieri rappresenta un ulteriore tassello in un puzzle via via più definito. Vengono chiamati in causa tre dipartimenti: “Infrastrutture e Lavori Pubblici”, “Salute e Welfare” e “Ambiente e Territorio”, ai quali è stato demandato il compito di adottare tutte le iniziative necessarie per il superamento del disagio abitativo, delle condizioni di degrado nonché della cronicizzazione delle problematiche sociali del campo Scordovillo. Attraverso la stessa delibera, è stata ratificata l’intenzione di istituire una “cabina di regia” interdipartimentale. Inoltre, entro trenta giorni, dovrà essere elaborata una scheda progettuale integrata riportante le attività infrastrutturali, di inclusione sociale e di bonifica ambientale con indicazione del piano finanziario di massima.

Il quadro complessivo

Nella delibera vengono elencate tutte le maggiori criticità che riguardano proprio il campo rom di Scordovillo, la cui superficie negli anni si è ampliata da 14mila a 25mila mq, raggiungendo i confini dell’ospedale “Giovanni Paolo II” ma con una grande discarica abusiva dove si sono accumulati nel tempo rifiuti di ogni genere. Nel campo rom di Scordovillo, a tutt’oggi, sono presenti circa 440 persone, rappresentando l’insediamento con il maggior numero di abitanti rom, o di origine rom della Calabria, pari ad oltre l’80%. È caratterizzato da condizioni di vita precarie dal punto di vista della salute e della sicurezza in particolare per i minori mentre nel corso degli ultimi anni nella confinante discarica abusiva sono divampati grossi incendi di materiali tossici che hanno reso irrespirabile l’aria in tutta la città di Lamezia. Da qui la «necessità di avviare un intervento di caratterizzazione e di successiva messa in sicurezza/ripristino dei luoghi» si legge e «l’eventuale bonifica in conseguenza degli elevati valori soglia di contaminazione ambientale e del suolo a causa della presenza di idrocarburi, metalli, diossina+furani». (g.curcio@corrierecal.it)

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