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lo strano caso

A Vibo Valentia un concorso si trasforma nel «gioco dell’oca»

In Calabria, si sa, tutto ha un costo, anche la semplice iscrizione ad una “gara senza frontiere”

Pubblicato il: 28/03/2024 – 6:42
di Ennio Stamile
A Vibo Valentia un concorso si trasforma nel «gioco dell’oca»

VIBO VALENTIA Una delle pratiche poco note ai politici è quella di ascoltare i giovani. Un mondo particolarmente stimolante il loro, spesso ricco di passioni, di progetti e di attese. Proprio oggi mi è capitato di ascoltare una giovane laureata del Comune di Vibo Valentia che, per motivi lavorativi, come tanti altri, è dovuta emigrare al Nord in cerca di lavoro. Se risulta più o meno agevole lo spostamento verso le regioni più ricche dell’Italia, non è così per coloro che intendono fare il percorso al contrario: fare ritorno nella “dolce ed amara “ terra di Calabria. La giovane ragazza, mi raccontava le sue disavventure, avendo deciso di partecipare ad un concorso pubblico indetto dallo stesso suo comune di residenza, tramite Asmel, finalizzato all’assunzione di un funzionario direttivo amministrativo contabile di categoria D. Il bando, pubblicato in data 22 dicembre 2023, prevedeva che le candidature sarebbero rimaste aperte per 15 giorni successivi fissando la data del 22 gennaio 2024 ore 9.30 per lo svolgimento dell’esame in forma orale, prevedendo, tra l’altro anche la possibilità, qualora le candidature fossero state superiori a 50 lo svolgimento di una prova scritta preliminare. Giorno 17 gennaio, inizia la fase “tragicomica” del concorso: tramite pec inviata agli oltre 100 candidati provenienti da più regioni italiane, si rinviava a data da destinarsi la prova prevista per il giorno 22. Successivamente, in data 18 Marzo 2024, sempre a mezzo PEC, si avvisavano i candidati della disposizione dello svolgimento di una prova scritta preliminare, alla luce dell’alto numero di candidature quantificate in 119, per giorno mercoledì 10 Aprile 2024 alle ore 09.00. I primi 20 candidati in graduatoria, venivano già convocati per lo svolgimento dell’orale per giorno 22 Aprile 2024 alle ore 09.30. Il 27 marzo 2024, sempre a mezzo pec, si avvisano i candidati della comunicazione non corretta per mero errore – come se stessero dandosi appuntamento per uno spritz – comunicata precedentemente relativa alla data e si convocano per giorno lunedì 8 Aprile 2024 per lo svolgimento della prova scritta e mercoledì 17 Aprile 2024 per lo svolgimento della prova orale. La giovane, visibilmente infastidita dalla vicenda che ha dell’inverosimile, mi rappresentava che alla luce dei fatti, la procedura di interpello, a detta di Asmel, avrebbe dovuto semplificare la selezione e assunzione di personale per gli enti locali costituendo elenchi di candidati già ritenuti idonei a seguito dell’espletamento di una prova scritta. Il Comune di Vibo Valentia, però, è riuscito nella non semplice impresa: ha reso talmente arzigogolato l’iter che più che un concorso pubblico è sembrato di essersi iscritta ad una sorta di versione rivisitata di “giochi senza frontiere”. Ma in Calabria, si sa, tutto ha un costo, anche la semplice iscrizione ad una “gara senza frontiere”. Questo “gioco” gli è costato finora in termini economici 300 euro di biglietti acquistati, modificati, persi e riacquistati, oltre al carico lavorativo da organizzare continuamente anche un pesante fardello morale davvero difficile da sopportare perché l’ha vissuta sulla propria pelle come «la solita farsa in vista delle prossime elezioni comunali di giugno». Non solo. Continuando il suo racconto mi diceva di essere oltremodo preoccupata «perché mancando solo 7 giorni lavorativi c’è tempo di fare e disfare per chi, dei suoi doveri d’ufficio, ne ha fatto una specie di gioco dell’oca». Insomma, a parere della giovane calabrese, siamo alle solite, soprattutto quando ci troviamo di fronte al combinato disposto concorsi pubblici – elezioni amministrative.

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