COSENZA Il Tar della Calabria si è pronunciato sul ricorso proposto da G.M. rappresentato e difeso dall’avvocato Enrico Morcavallo, contro il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Cosenza, per l’annullamento del provvedimento datato 18 giugno 2020 con cui veniva fatto divieto al ricorrente di detenere armi, munizioni e materie esplodenti.
Il ricorrente riceve comunicazione di avvio del procedimento finalizzato all’adozione del
provvedimento inibitorio, a seguito della decisione della Questura di Cosenza – Divisione Polizia Amministrativa e Sociale – di negare il rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia. G.M. aveva riferito di non essere più in possesso di armi, munizioni o altro
materiale esplodente in un periodo antecedente il provvedimento del Questore. Tuttavia la Prefettura di Cosenza adottava il provvedimento con cui veniva fatto divieto al ricorrente di detenere armi, munizioni e materie esplodenti. Contro questa decisione è giunto il ricorso di G.M., oggi accolto dal Tar. (f.b.)
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