LAMEZIA TERME I primi sono stati la vicepresidente della Camera Anna Ascani, del Pd, a Lamezia Terme, e il leader della Lega Matteo Salvini, anche se nella veste istituzionale di ministro delle Infrastrutture, a Reggio Calabria. Nella prossima settimana ci sarà alla Cittadella il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, della Lega (mercoledì) e poi la presidente di Azione, Mara Carfagna (venerdì prossimo a Lamezia), e ancora il 14 aprile a Corigliano Rossano è atteso – per come anticipato dal Corriere della Calabria – il leader del M5S Giuseppe Conte, possibile poi la presenza, dopo la metà di aprile segretaria nazionale del Pd Elly Schlein qualora dovesse tenersi la conferenza programmatica dei dem calabresi. In sintesi, i partiti e i big dei partiti stanno accendendo i fari e scaldando i motori in vista della campagna elettorale per le Europee e anche le amministrative. Ovviamente, le decisioni e le scelte saranno sicuramente definite nelle prossime settimane, essenzialmente da metà aprile in poi, ma i movimenti ci sono, anche in Calabria, sia pure subordinati al quadro nazionale, perché si attendono le mosse dei vertici dei partiti, le cui eventuali, possibili e probabili candidature ovviamente cambierebbero ogni schema e ogni strategia. Al momento dunque la “fotografia” è ancora comprensibilmente incompleta, anche se le “grandi manovre” nei partiti, sia pure sottotraccia, ci sono. Quello che è sicuro è che le elezioni, soprattutto le Europee, sarà una “chiamata” alle armi per i big della politica calabrese, e il terreno di “conta” non solo tra i partiti ma anche al loro interno e all’interno delle coalizioni: basti pensare al “braccio di ferro”, ormai nemmeno tanto nascosto, tra Forza Italia e Lega, un braccio di ferro che proprio in Calabria sta registrando lo sfondo quasi privilegiato.
Quanto alle candidature, ancora indicazioni di massima, indiscrezioni, scenari ma certezze poche. Forza Italia, mobilitata sul territorio con lo stato maggiore rappresentato dal governatore e vicesegretario nazionale del partito Roberto Occhiuto e dal vicecapogruppo alla Camera e coordinatore regionale Francesco Cannizzaro, alle Europee – si dice – candiderà l’assessore regionale all’agricoltura, e “signore delle preferenze” Gianluca Gallo se non si candida il leader nazionale Antonio Tajani, tra i “papabili” anche la vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi, vicinissima a Cannizzaro, e la presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, vicinissima allo stesso Occhiuto. Fratelli d’Italia attende le decisioni della premier Giorgia Meloni, che ha già dichiarato di voler sciogliere le riserve solo all’ultimo, mentre in lizza nel collegio Sud dovrebbe esserci anche il ministro Raffaele Fitto: ricandidati gli uscenti Denis Nesci e Vincenzo Sofo (anche se quest’ultimo è indicato in un altro collegio), tra i nomi di altri meloniani “candidabili” figurano parlamentari come il senatore Fausto Orsomarso, assessori e consiglieri regionali, a partire da Luciana De Francesco soprattutto se non si candida la Meloni. Nella Lega, che non dovrebbe schierare il leader Salvini, i bene informati danno ormai per sicura la candidatura alle Europee della parlamentare Simona Loizzo in abbinata all’uscente ex azzurro Aldo Patriciello: sul territorio calabro a “dare le carte” per conto di Salvini è il sottosegretario Claudio Durigon, che avrebbe già sondato il terreno, chiedendo la candidatura del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, disponibile a ragionare ma solo a determinate condizioni politiche (che al momento sarebbero difficilmente realizzabili), mentre in lizza potrebbe esserci il consigliere regionale Giuseppe Mattiani, new entry del Carroccio.
In sostanza, comunque, giochi dappertutto apertissimi, anche e soprattutto nel centrosinistra e segnatamente nel Pd. I democrat hanno definito la line-up del collegio Sud, nel quale candidano la giornalista Lucia Annunziata, il sindaco di Bari Antonio Decaro, la vicepresidente uscente dell’Europarlamento Pina Picierno e la stessa segretaria Elly Schlein, nomi che di fatto occupano gli spazi utili e anche per questo nei dem calabresi non stanno emergendo particolari disponibilità a candidarsi, anzitutto dal gruppo regionale, cosa che non sarebbe stata particolarmente apprezzata al Nazareno: fonti accreditate sostengono che alla fine la Calabria potrebbe fornire per la causa comunitaria profili espressione della società civile o delle istituzioni, o anche ex parlamentari pronti a rimettersi in gioco. Più di un analista politico evidenzia poi il fatto che tante candidature di peso calate da Roma inevitabilmente finiranno con il creare a più di un dem calabrese problemi di posizionamento… Fronte M5S: il capolista nel collegio Sud è l’economista calabrese Pasquale Tridico, già presidente dell’Inps, fortemente spinto dal leader Conte e sostenuto dai portavoce pentastellati calabresi, per il resto sono in corso le autocandidature alle quali potrebbero partecipare ex parlamentari come Giuseppe Auddino o Alessandro Melicchio che ancora non incapperebbero nella tagliola del divieto del doppio mandato. Al centro poi c’è Azione, che in Calabria a livello regionale è con la maggioranza di centrodestra ma alle Europee ovviamente correrà in autonomia, anche per misurarsi: alle Europee sembra scontata la candidatura di uno dei due consiglieri regionali calendiani, Francesco De Nisi o Giuseppe Graziano, tra i “papabili” anche il vicesindaco metropolitano di Reggio Carmelo Versace. A sinistra, Avs punta su Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace simbolo dell’accoglienza ai migranti, che sarà capolista nel collegio Sud e che potrebbe intercettare anche il voto di democrat delusi come l’ex governatore Mario Oliverio, mentre si attendono le mosse di Luigi De Magistris e si registrano i primi movimenti del neonato movimento di Michele Santoro. (a. cant.)
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