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l’intervista del Corriere della calabria

Lotta alla ‘ndrangheta, Frustaci: «I calabresi hanno costante bisogno di risposte di giustizia»

La sostituta procuratrice della Dda di Catanzaro: «c’è un clima di maggiore fiducia, la presenza delle istituzioni deve essere costante»

Pubblicato il: 29/03/2024 – 9:38
di Fabio Benincasa
Lotta alla ‘ndrangheta, Frustaci: «I calabresi hanno costante bisogno di risposte di giustizia»

COSENZA Ascolto, verifica, giudizio equo e imparziale. Sono alcune delle variabili che segnano il lavoro quotidiano di un magistrato in trincea nella lotta alla criminalità organizzata calabrese, come la sostituta procuratrice della Dda di Catanzaro Annamaria Frustaci. Un pm, per molte settimane, al centro della cronaca giudiziaria perché, insieme ai colleghi Antonio De Bernardo e Andrea Mancuso, ha sostenuto l’accusa nel maxi processo Rinascita Scott contro le cosche di ‘ndrangheta vibonesi. La pm della Distrettuale Catanzarese, ospite di un evento Rende, si è soffermata ai nostri microfoni sull’impegno costante in un lavoro evidentemente impegnativo e sul ruolo dei media nell’informare correttamente i cittadini di quanto accade nelle aule di tribunale.

Media e giustizia

«I media hanno un ruolo centrale nell’informazione. Naturalmente un tema molto importante è quello che ci porta a dover distinguere tra l’informazione e la cronaca giudiziaria che rappresentano un aspetto fondamentale del diritto-dovere di informazione, altra cosa invece è il processo mediatico. Spesso questi temi vengono confusi e invece è molto importante restituire la giusta dimensione alla attività informativa che soprattutto nei territori dove la presenza della criminalità organizzata è più pervicace diventa fondamentale. Informare è anche un modo per formare le coscienze civili».

Il lavoro della Dda

Numerose le operazioni portate a termine dalla Dda di Catanzaro. Un lavoro costante nel contrasto al fenomeno mafioso che droga il sistema economico calabrese, riduce le possibilità di sviluppo di una terra tanto bella quanto dannata. In alcuni territori, l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine ha ridato respiro ai tessuti soffocati e stritolati dai tentacoli della ‘ndrangheta. «Penso ci sia stato un passo in avanti, noi percepiamo un clima di maggiore fiducia però chiaramente bisogna continuare questo cammino che è stato intrapreso. Dei passi avanti sono stati compiuti, ma non bisogna mai adagiarsi sugli allori perché i cittadini hanno costante bisogno di una presenza delle istituzioni e soprattutto hanno costante bisogno di risposte di giustizia».

La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia

“La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia” è il titolo dell’ultimo libro di Annamaria Frustaci. «L’ambizione è di trasmettere ai lettori, alle lettrici, un messaggio di speranza, positivo e soprattutto di spronarli a credere nei loro sogni. Anche quelli che sembrano impossibili e irrealizzabili con l’impegno, ognuno può portare un piccolo contributo, affinché possano diventare realtà».
(f.benincasa@corrierecal.it)

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