CITTA’ DEL VATICANO Uno stato di lieve bronchite, ormai passata ma i cui strascichi vanno evitati ad ogni costo; un calendario ancora fitto di impegni, soprattutto per un uomo che non è più giovane; la fatica di una giornata tra le più importanti del calendario liturgico. Infine un clima che a Roma definirebbero malandrino: tepore da inizio primavera e micidiali volate di aria fredda. Ecco allora che Papa Francesco all’ultimo momento dà forfait, non si presenta alla Via Crucis al Colosseo – uno degli appuntamenti centrali della Settimana Santa – e resta a santa Marta, accontentandosi di pregare di fronte alla televisione. Pochi i precedenti di una decisione del genere. Anzi, nel corso del suo pontificato non era mai successo. Indietro nel tempo si arriva a Wojtyla e Ratzinger, anche se il paragone non regge: oggi è un chiaro caso di prevenzione. A metà strada tra gli 87 e gli 88 anni, Bergoglio ha dovuto accettare suo malgrado di fare piu’ attenzione, di esporsi meno alle intemperie. In una parola: di riguardarsi. Per dirla ancora alla romana (ma la frase fu usata anni addietro per un altro Papa), di non strapazzarsi. In migliaia erano giunti questa sera al Colosseo: la Via Crucis e’ in fondo la quintessenza del Venerdi’ Santo, meditazione sul Mistero e raccoglimento dell’animo. Lui però ha dato forfait, facendolo annunciare dalla Sala Stampa della Santa Sede quando già avrebbe dovuto essere arrivato. “Per conservare la salute in vista della veglia di domani e della santa Messa della Domenica di Pasqua, questa sera Papa Francesco seguirà la Via Crucis al Colosseo da casa santa Marta”, ha fatto sapere, quando erano già le 21,10 e l’inizio della liturgia era previsto per le 21. L’esegesi del comunicato parrebbe indurre alla conclusione che domani e dopodomani il programma dovrebbe essere seguito senza alcun tipo di modifica. Di certo dietro all’assenza di stasera non si cela una salute malferma. Del resto poche ore prima, tra le 16 e le 17, Francesco ha presenziato alla cerimonia della Passione, seduto alla destra dell’altar maggiore della Basilica. Quanto ha letto le formule della liturgia, la voce è apparsa un po’ arrochita, ma non più dei giorni scorsi. Niente a che vedere con l’improvvisa decisione, la Domenica delle Palme, di non leggere il testo dell’omelia. Inoltre, il Papa aveva già comunicato, nella tarda mattinata, il testo delle sue meditazioni per le 14 stazioni della Via Crucis: al centro della riflessione e della preghiera le sofferenze di un mondo in guerra e delle società in cui trionfa l’odio da tastiera. Filo dominante: in preghiera con Cristo sofferente sulla via della Croce. (AGI)
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