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‘Ndrangheta nel Canavese, prima offerta per la villa confiscata al boss defunto Iaria

Dopo tre bandi deserti è arrivata una proposta, ma restano ancora tante le incognite. Il Comune vuole realizzare un «Dopo di Noi»

Pubblicato il: 31/03/2024 – 8:01
‘Ndrangheta nel Canavese, prima offerta per la villa confiscata al boss defunto Iaria

TORINO I primi tre bandi erano andati tutti deserti. Nessuna speranza di poter riassegnare un immobile confiscato al clan di ‘ndrangheta locale. Ora, invece, un’offerta c’è sebbene sia ancora prematuro cantare vittoria.
Siamo a Cuorgnè, centro della Città Metropolitana di Torino, in Piemonte, e il bene confiscato altro non è che un castello sottratto definitivamente al boss Giovanni Iaria, morto nel 2013 a 65 anni, mentre nel carcere di Asti stava scontando una condanna a 7 anni e 4 mesi, in primo grado, per mafia. Si tratta della villa di via Salgari, acquisita dal Comune nel luglio 2022.
«La commissione di gara ha proceduto all’apertura dell’unica offerta presentata, constatando la necessità di procedere con il soccorso istruttorio» ha spiegato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Cuorgnè, Elisa Troglia. Quindi al soggetto partecipante, ovviamente ancora ignoto, «sarà assegnato un termine di dieci giorni per la presentazione delle integrazioni richieste».
Ci sono ancora diversi aspetti ancora da definire, a cominciare dalla destinazione d’uso di un bene che sarà comunque ceduto a titolo gratuito per trent’anni.
Nelle volontà del Comune nella villa dovrà essere realizzato un progetto sociale per il «Dopo di Noi», indirizzato a persone con disabilità medio-lieve o disturbi psichiatrici. Un progetto unico nel suo genere in Canavese che, fin qui, si è scontrato con una serie di problematiche tecniche. «Ringraziamo chi ha avanzato concretamente questa manifestazione d’interesse – sottolinea l’assessore – rappresenta comunque un segnale positivo e di attenzione al bene confiscato» scrive La Stampa, «riscontriamo interesse, ma notevoli difficoltà nel sostenere economicamente un progetto sociale su un bene che necessita di numerosi interventi manutentivi». (Gi.Cu.)

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