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il processo

Cosenza, Vincenzo Cesareo e i presunti viaggi a bordo dell’auto di servizio

La ricostruzione in aula. L’ex direttore dello Spoke di Cetraro è accusato di abuso d’ufficio e utilizzo improprio dell’auto dell’Asp

Pubblicato il: 03/04/2024 – 14:55
Cosenza, Vincenzo Cesareo e i presunti viaggi a bordo dell’auto di servizio

COSENZA Si torna in aula dinanzi al tribunale di Cosenza per il processo che vede imputato Vincenzo Cesareo (presente all’udienza), l’ex direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola finito al centro di una inchiesta della procura di Paola. Lo stesso medico, oggi in pensione, era stato assolto dal gup del Tribunale di Paola Alfredo Cosenza dall’accusa di aver commesso illeciti nella gestione dell’emergenza Covid e di aver individuato delle categorie dei soggetti da vaccinare in via prioritaria. La corposa memoria difensiva presentata dagli avvocati dell’ex manager, Riccardo Rosa e Daniela Tribuzio, ha convinto il giudice per le indagini preliminari a decidere il rinvio a giudizio dell’odierno imputato per il presunto reato di abuso d’ufficio e per l’utilizzo improprio dell’auto di servizio di proprietà dell’Asp di Cosenza.
Al centro dell’inchiesta, infatti, sono finiti anche i “viaggi” effettuati da Cesareo con la Fiat Panda dell’Asp di Cosenza e assegnata all’Ospedale di Cetraro. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe percorso centinaia di chilometri, su e giù per la provincia bruzia (e non solo) senza che nessuno spostamento venisse mai autorizzato. Dal 25 maggio 2020 al 19 novembre 2020, gli investigatori hanno monitorato gli spostamenti del l’ex direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola. Questa mattina, in aula, è stato escusso l’ex comandante dei Nas di Cosenza, il maggiore Vincenzo Pappalardo, che ha riferito in merito alle indagine svolte.

«Vaccini pure ai gatti»

Il medico si era guadagnato l’attenzione dei media per la “frase cult” – oggetto di intercettazione – con la quale confessava ad un amico, nel momento più delicato della diffusione del virus e con pochi tamponi a disposizione, di portare «tutti, tutti… anche i gatti», per loro i tamponi sarebbero stati disponibili.
Secondo quanto sostenuto dagli avvocati, «nel piano strategico nazionale dei vaccini adottato dal Ministero il 2 gennaio 2021, nella sezione dedicata ai “valori, principi e categorie prioritarie”, si riconosce espressamente come il contenuto del documento siano delle “raccomandazioni su gruppi target a cui offrire la vaccinazione…[che] saranno soggette a modifiche e verranno aggiornate in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni su efficacia vaccinale e/o immunogenicità in diversi gruppi di età e gruppi di rischio…». Il Decreto del Ministro della Salute suggerisce delle linee di indirizzo per la definizione di «un piano strategico per la vaccinazione contro il Covid-19 all’insegna dei principi di equità e non discriminazione, ma che non può che lasciare margini di discrezionalità nella effettiva predisposizione ed applicazione da parte degli operatori sanitari chiamati a gestire l’emergenza dei contagi». (f. b.)

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