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«In Calabria mettiamo in campo passione e impegno e poi ne parliamo il 9 giugno»

La leader di Azione Mara Carfagna a Lamezia Terme: «Alle Europee candidiamo persone competenti e qualificate e non influencer del voto»

Pubblicato il: 05/04/2024 – 17:53
«In Calabria mettiamo in campo passione e impegno e poi ne parliamo il 9 giugno»

LAMEZIA TERME «Siamo concentrati sulla nostra prospettiva che è molto chiara e definita, quella cioè di dar voce e rappresentanza a quegli italiani che chiedono alla politica serietà, responsabilità, rispetto delle istituzioni, chiarezza e coerenza. Crediamo che il consenso e la fiducia degli elettori si conquistino non con proposte politiche che mettono insieme tutto e il contrario di tutto pur di superare la soglia di sbarramento, ma con una proposta politica chiara, mettendo in campo personalità qualificate e competenti: è quello che noi stiamo facendo in vista delle prossime elezioni europee». Lo ha detto la presidente nazionale di Azione, Mara Carfagna, a Lamezia Terme per partecipare al congresso cittadino di Azione che ha designato Annita Vitale segretaria cittadina del partito sostenuta da una mozione unitaria: ad affiancare la Carfagna, i consiglieri regionali Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, rispettivamente segretario e presidente di Azione Calabria.
«In tanti sono a caccia di influencer del voto – ha detto Carfagna –  che rappresentano una sorta di specchietto per le allodole . Noi abbiamo fatto una scelta diversa e metteremo in campo donne e uomini competenti, capaci di difendere gli interessi italiani a Bruxelles e non persone che scrivono libri contro gli omosessuali, contro le donne o le minoranze».   

Le mosse di Azione in Calabria

«Qui – ha aggiunto Carfagna – si sta facendo un lavoro straordinario grazie ad Annita Vitale che, in questo anno, con grande tenacia e determinazione sta costruendo una squadra capace, competente, affiatata e coesa. Con la sua guida esperta, autorevole e solida, sono certa riusciremo ad ottenere grandi risultati, con la regia e il sostegno dei nostri consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi che ogni giorno mettono in campo un impegno straordinario, riuscendo a interpretare bisogni, esigenze e istanze attraverso un lavoro di radicamento e rafforzamento testimoniato, peraltro, dall’incredibile aumento del numero degli iscritti ad Azione nell’ultimo anno». «Davvero un lavoro importante e, da presidente del partito, – ha detto ancora Mara Carfagna – sono qui per esprimere riconoscenza, gratitudine e per rendere loro merito».
E ai cronisti che le hanno chiesto cosa si aspettasse da Azione in Calabria, Carfagna ha risposto: «Non viviamo di aspettative ma di impegno, passione, determinazione e tenacia. Mettiamo in campo questo e poi ne riparleremo il 9 giugno».

I temi nazionali

Al centro dei ragionamenti anche i temi nazionali: «Non ci convince il premierato perché – ha proseguito Carfagna – comporta uno svuotamento del ruolo del Parlamento che sarebbe una sorta di appendice del presidente del Consiglio, con un evidente indebolimento dei poteri del presidente della Repubblica. Noi continuiamo a sentire affermazioni che vanno in senso contrario. Il presidente della Repubblica non viene intaccato nei suoi poteri, ma anche un bambino capisce che, quando cambia la fonte di legittimazione del potere, è evidente che chi è eletto dal popolo ha comunque un potere maggiore rispetto a chi, invece, viene indicato dal Parlamento». «Credo che in un sistema come il nostro – ha sottolineato ancora – lo abbiamo visto anche con le varie crisi che si sono succedute, economiche, finanziarie, pandemiche e legate anche alla guerra, sia indispensabile avere un arbitro super partes, che non sia riconducibile a una parte politica piuttosto che a un’altra». «Con il premierato invece – ha sostenuto la presidente di Azione – si istituzionalizzerebbe un sistema in cui il premier diventa il capo di una fazione contro l’altra e non più il presidente del Consiglio di tutto il Paese e, allo stesso tempo, si indebolisce chi dovrebbe rappresentare l’unità nazionale, il Parlamento. Quindi anche lo slogan “decidi tu” in realtà è un po’ falsato e forzato perché il cittadino conta meno, considerata la delega in bianco a chi diventerà il futuro presidente del Consiglio».
Per ragioni di coerenza, ho deciso di non votare la mozione di sfiducia – ha poi detto la Carfagna – con riferimento ai possibili problemi interni al partito dopo il voto sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Santanché. «Abbiamo visto tante volte – ha proseguito Carfagna – inchieste giudiziarie finire nel nulla e carriere e reputazioni distrutte o rovinate per sempre. Ma non c’è stato nessuno screzio, nessuna spaccatura con Carlo Calenda, che ha ribadito questo principio del rispetto delle opinioni differenti proprio nelle interviste delle ultime ore». (c. a.)

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