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Marchio Reggina, Ferrero torna alla carica: «Qualcuno a Reggio starnazza contro me e Bandecchi»

Le parole dell’ex presidente della Sampdoria. «Quando ci sarà il bando io non mi tirerò indietro»

Pubblicato il: 05/04/2024 – 13:24
Marchio Reggina, Ferrero torna alla carica: «Qualcuno a Reggio starnazza contro me e Bandecchi»

È tornato a parlare di Reggina Massimo Ferrero, vulcanico ex presidente della Sampdoria, nonché produttore cinematografico e imprenditore. Nei giorni scorsi si era candidato pubblicamente ad acquistare lo storico marchio della società amaranto provocando la reazione di Giuseppe Praticò, dirigente de La Fenice amaranto Reggio Calabria (Lfa), attualmente prima squadra reggina che milita nel campionato di serie D. «Secondo me – aveva detto Praticò a Video Touring – Ferrero dovrebbe spiegare bene cosa fare col marchio, se appenderlo nella sua stanzetta o fare calcio. Si è parlato anche di Bandecchi, io non vorrei che si mischiasse la politica. Che vogliono fare col marchio? Con onestà intellettuale dobbiamo dire che oggi la palla ce l’ha la Lfa. La situazione più lineare sarebbe che chi rappresenta Reggio si chiami Reggina, poi la curatela manderà avanti la procedura e noi parteciperemo. Gli altri saranno sempre e solo dei disturbatori».
Oggi Ferrero, ancora una volta nel corso della sua trasmissione radiofonica “Ferrero, non solo sport”, in onda su Radio Cusano Campus, ha affermano senza mezzi termini che «quando ci sarà il bando, io ci sono». «C’è un problema di debitoria – ha continuato l’imprenditore romano – Io gli darei 100 milioni, ma non ce l’ho. Qualcuno a Reggio starnazza contro me e Bandecchi? Ci divertiamo, facciamo a chi ce l’ha più duro. Sono pronto. Bisogna essere intelligenti. Dato che c’è ‘sta squadretta che hanno fatto, si facciano aiutare. Sento dire di due squadre. No, noi ne facciamo una. Dobbiamo spiegare bene ai tifosi reggini, che per adesso è tutto sterile. Io non prometto niente a nessuno. Dico solo che a Reggio ci deve stare una squadra sola. Se questi qua amano la Reggina, ci sediamo. Altrimenti sono solo chiacchiere. Se avrò la fortuna di prendere il marchio, non avrò nessun problema pure di andare con questi signori. Solo una cosa – ha concluso Ferrero – i protagonisti sono il marchio ed i tifosi. Non sarà Ferrero e non saranno quelli che ci stanno adesso». (fra.vel.)

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