REGGIO CALABRIA «Quando si fanno le cose bisogna sempre avere un’attenzione in primo luogo alla vita, alla storia, ai percorsi, alle fatiche e alle speranze delle persone. Questo vale in ogni parte. Quando si espropria bisogna garantire la casa, la dignità delle persone, in ogni caso, a prescindere».
Così don Luigi Ciotti a Reggio Calabria per un incontro all’Università Mediterranea sul protocollo “Liberi di scegliere”. Il presidente e fondatore di Libera, ai microfoni del Corriere della Calabria, riferendosi alle polemiche relative alla pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento relativo agli espropri e alle preoccupazioni degli abitanti di Villa San Giovanni e Messina, ha sottolineato: «Sono segnali che devono essere raccolti. Non si arriva, si decide e si spazza via. Ma questo vale dappertutto, in tutti i contesti e in tutte le realtà. Un’attenzione ai nuclei familiari, alle persone innanzitutto e la garanzia alle persone che possono avere, se così deve essere, altro di dignitoso». Don Ciotti, che nel corso degli anni non ha mai nascosto la propria contrarietà alla costruzione dell’opera, ha ribadito: «La mia opinione è che ci sono altre priorità nel Paese in questo momento: creare infrastrutture necessarie, la lotta alla povertà, alla dispersione scolastica, la sanità. Ci sono delle priorità nella spesa del Paese che ha 6 milioni di persone in povertà assoluta».
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