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Don Ennio Stamile: «La ’Ndrangheta dietro i roghi e la sanità privata»

Le parole nel 2020 dell’ex responsabile regionale di Libera in Antimafia: «A Vibo il maggior numero di lupare bianche»

Pubblicato il: 07/04/2024 – 9:08
Don Ennio Stamile: «La ’Ndrangheta dietro i roghi e la sanità privata»

«E’ una problematica grave dovuta all’emergenza spazzatura dove la ‘ndrangheta utilizza anche i rom per incendiare cumuli di spazzatura soprattutto nelle periferie di Reggio, causando gravissimi disagi agli imprenditori». A dirlo nel settembre 2020 in audizione davanti la Commissione parlamentare antimafia (i cui documenti sono stati desecretati) è stato don Ennio Stamile, a quel tempo responsabile regionale di Libera. «C’è una ‘ndrangheta – ha detto il sacerdote – che, come sapete meglio di me, purtroppo ha agito e continua ad agire nei meandri di questa particolare realtà che è la spazzatura in Calabria e soprattutto la sanità e in particolare la sanità privata in Calabria, causando quel buco che tutti quanti noi conosciamo e voi conoscete meglio di me».

«Nel Vibonese il maggior numero di lupare bianche»

«Il Vibonese – ha detto ancora don Stamile in quella circostanza – fa registrare il maggior numero di lupare bianche dal 1983 ad oggi e sono quasi tutti casi irrisolti”. «Ci troviamo al cospetto di mamme di famiglia alle quali vengono sottratti i figli – ha puntualizzato – ancorché giovani, e voi capite meglio di me che quando una mamma si rivolge a qualcuno, e in modo particolare ad un sacerdote, chiedendo aiuto per ritrovare il proprio figlio, il peso di questa sofferenza lo portiamo costantemente. Sollecito quindi un impegno in tal senso. Onestamente non vi saprei dire come intervenire». Don Ennio Stamile ha parlato in quell’occasione anche del problema riguardante il continio alternarsi delle figure istituzionali e di polizia come il prefetto e il questore. «Non possiamo permetterci il lusso, soprattutto a Vibo Valentia, un territorio che è stato per anni dimenticato dallo Stato, che questore e prefetto vengano cambiati dopo un anno o due. È una cosa allucinante».

Borrello: «Nessuna disponibilità al cambiamento di candidati e associazioni»

In audizione nel 2020 ha parlato anche Giuseppe Borrello, a quel tempo coordinatore provinciale di Libera Vibo ed oggi referente regionale dell’associazione. Borrello si è concentrato molto sulla totale mancanza di disponibilità dei candidati vibonesi e delle associazioni ad attuare un cambiamento specie nei comuni che uscivano da commissariamenti per infiltrazioni mafiose. «Abbiamo provato a fare delle iniziative in questi Comuni – ha detto – ma non abbiamo riscontrato disponibilità da parte dei candidati e delle associazioni locali.
Questo conferma che probabilmente le comunità non sono ancora pronte a fare il salto di qualità e che c’è ancora molto lavoro da fare. Soprattutto, in questi Comuni, vi è una forte necessità di presenza dello Stato, in termini di presenza delle forze dell’ordine ma non solo. Lo Stato deve mostrare la propria efficacia non solo dal punto di vista della repressione ma anche nel garantire diritti, lavoro e quant’altro per ridurre tutte le arretratezze accumulate negli anni nel nostro territorio e per fare in modo che i giovani non siano costretti ad emigrare. Basti pensare alle situazioni in atto sul nostro territorio per le quali deve essere garantita la presenza dello Stato a 360 gradi».

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