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La diciassettesima apparizione: 7 aprile 1858

Ancora oggi, coperta dai banchi collocati dinanzi alla grotta delle apparizioni di Lourdes, si può vedere il punto preciso nel quale Bernadette vide per la prima volta la Santa Vergine,in quell’11…

Pubblicato il: 07/04/2024 – 9:18
di Nunzio Raimondi
La diciassettesima apparizione: 7 aprile 1858

Ancora oggi, coperta dai banchi collocati dinanzi alla grotta delle apparizioni di Lourdes, si può vedere il punto preciso nel quale Bernadette vide per la prima volta la Santa Vergine,in quell’11 febbraio 1858.
Suggerisco, per chi vada in pellegrinaggio in quei luoghi, di sostare in ginocchio proprio nel punto in cui la Madonna apparve a Bernadette; e ciò per rivivere un attimo d’eternità alla ricerca di un contatto diretto con Maria! 
Da allora, come si è visto, Nostra Signora apparve per diciotto volte e la penultima di queste apparizioni avvenne proprio il 7 aprile 1858.
Non fu un’apparizione nella quale la Vergine lasciò messaggi ma è ugualmente un’apparizione importante perché avvennero fatti straordinari.
Ma, prima d’addentrarci in questi eventi, giova riprendere brevemente le fila della storia.
Intanto, dal 25 marzo, giorno della sedicesima apparizione, erano trascorsi altri tredici giorni, nei quali si erano accalcate presso la grotta un’infinità di persone provenienti d’ogni dove.
Nonostante i rinforzi inviati da Tarbes, la gendarmeria di Lourdes non riusciva quindi a contenere questo fiume umano incessante. E così le autorità locali erissero steccati per impedire ai pellegrini d’avvicinarsi alla grotta, ma le folle li abbatterono, così come avevano fatto in precedenza con le cancellate. 
Insomma, non v’era modo di fermare questa moltitudine schierata a difesa del soprannaturale che aveva visitato un popolo straziato da mille sofferenze!
In quei tredici giorni prese corpo anche un forte scontro fra le autorità civili e quelle religiose, le quali ultime cominciavano a parteggiare, seppure prudentemente, per la piccola veggente.
Entrata in campo la Chiesa non restò alle autorità civili -per evitare una sollevazione popolare- che d’affidarsi all’istituzione ecclesiastica, per tentare almeno un qualche governo del “fenomeno”.
Nel cuore di Bernadette non albergava più quella preoccupazione per tutte le peripezie che la sua famiglia aveva dovuto subire “a causa sua”. Anzi, nel vedere le folle giungere a Massabielle da ogni parte della Francia ed oltre, il suo cuore si rallegrava perché quell’enorme comunità orante si conformava perfettamente all’invito rivolto dalla Vergine.
La vita interiore della piccola pastorella cominciava a trasformarsi: dalle inquietudini per le cose del mondo si andava infatti radicando nel trascendente, nella beatitudine della vita dedicata soltanto a Dio.
Ma torniamo al 7 aprile 1858.
Bernadette giunse di buon ora alla grotta di Massabielle; tra le mani stringeva il suo povero rosario ed un cero acceso in segno di devozione verso la Madre di Gesù, Luce di Dio.
Ed ecco la Madonna apparve di nuovo!
Ed incomincio’ un lungo e silenzioso dialogo muto fra la pastorella e la Vergine Maria.
Un dialogo interiore che durò a lungo se, come poi racconto’ il dottor Dozous, presente all’apparizione, le dita di Bernadette per circa mezz’ora toccarono la fiamma del cero senza presentare, al termine della visione,  alcuna bruciatura.
Questo evento, denominato il “miracolo del cero”, convinse il medico della verità delle apparizioni e dell’incanto da cui Bernadette era completamente rapita.
Come si ricorderà proprio il dottor Dozous era stato il primo a constatare l’inspiegabile guarigione del tagliapietre Louis Bouriette, da sempre non vedente da un occhio. Ma il medico, dopo quel primo segno, era rimasto ancora scettico e seguiva Bernadette con la curiosità dello scienziato agnostico e diffidente,
Senonché, proprio durante l’apparizione del 7 aprile, il medico, sbigottito, si arrese alla potenza dei fatti e si convertì.
Da quel momento il dottor Dozous divenne uno dei più ferventi divulgatori dei miracoli di Lourdes!
Passeranno ancora circa tre mesi – nei quali seguirò i passi più importanti della vita interiore della piccola veggente – e la Mamma di Lourdes apparirà di nuovo a Massabielle e per l’ultima volta!
Sta dunque per terminare questo nostro magnifico viaggio insieme alla piccolina  di Lourdes; un percorso che ci ha accompagnato lungo la quaresima ed ora ci sta guidando verso nuove mete di quest’anno liturgico!
Ma la storia delle apparizioni di Lourdes non e’ ancora conclusa: c’è ancora tanto da sapere sui prossimi eventi e conviene attendere il 16 luglio per conoscere fino in fondo la vicenda umana della veggente, l’umile pastorella di Dio.
Ma torniamo alla diciassettesima apparizione ed alla meditazione che essa suscita.
La riflessione che vorrei proporre oggi riguarda la preservazione dalla sofferenza per chi s’immerga nel l’incontro con Dio.
Questo incontro si realizza pienamente nella preghiera per chi soffre: è questa, infatti, una preghiera che ti solleva dal tuo dolore per introdurti nell’accoglienza verso chi ha bisogno.
E siccome nessun altro più di Maria è Maestra di assegnamento alla Sua volontà, ogni supplica a Maria libera dal bisogno e dal dolore personale per fare dell’uomo uno strumento ed un dono per gli altri, secondo la volontà di Dio.
Del resto così ha insegnato uno dei più grandi Pontefici della storia:

Chi prega non spreca il suo tempo, anche se la situazione ha tutte le caratteristiche dell’emergenza e sembra spingere unicamente all’azione” .(BENEDICTUS PP. XVI, 25.12.2005, Enciclica, Deus Caritas est, n.36).

Nell’urgenza di agire,mi fermo a pregare.

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