TORINO Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al gip i due componenti della famiglia Pasqua, di Brandizzo (Torino), arrestati venerdì scorso dai carabinieri nell’inchiesta Echidna sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. «Non è mia abitudine – è la dichiarazione del loro legale, l’avvocato Cosimo Palumbo – commentare i processi sui media. E anche in questo caso non intendo venir meno alla mia regola. Posso dire che i miei assistiti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, riservandosi di rendere dichiarazioni quando avremo esaminato gli atti depositati di cui solo sabato abbiamo avuto copia: e di tratta di migliaia di pagine». I Pasqua sono imprenditori nel ramo dei lavori stradali.
Intanto è saltato il consiglio regionale del Piemonte convocato per domani mattina, alle 10, con l’ordine del giorno della discussione sulla determina per le nomine all’Orecol, l’organismo regionale per il controllo collaborativo. Questa mattina, infatti, ha presentato le dimissioni Roberto Fantini, uno dei tre membri, indagato – e ora agli arresti domiciliari – nell’inchiesta Echidna della procura di Torino sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta. Così la seduta di domani è stata sconvocata.
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